Dal 17 al 19 maggio, ai Giardini Pubblici Indro Montanelli di via Palestro a Milano, prenderà avvio la 24 esima edizione di Orticola, la celebre mostra-mercato di fiori, piante e frutti insoliti, rari e antichi.
Orticola può essere considerata la più importante vetrina italiana per il vivaismo nazionale e internazionale e quest’anno ha scelto come tema la combinazione di piante con le stesse esigenze: “Piante amiche: le buone associazioni botaniche”.
Il territorio italiano, per conformazione idrogeologica e posizione, rappresenta una delle più ampie zone di biodiversità e con la sua molteplicità di climi e ambienti, le piante crescono combinandosi tra loro, secondo proprie esigenze e comportamenti. Il buon giardinaggio, allora, deve rispettare queste caratteristiche e favorire accostamenti, non solo basati solo su forma, colore e fioritura, ma soprattutto sulle necessità delle piante e sul modo di convivere tra loro.
Favorendo buone associazioni e cercando di ottenere la migliore combinazione estetica le diverse specie crescono nel modo migliore perché, condividendo lo spazio, hanno le stesse esigenze idriche, di temperatura, di terreno.
Nel modo più naturale, favorendo l’associazione virtuosa delle piante e senza rinunciare alle esigenze estetiche delle tecniche paesaggistiche, il corretto accostamento di piante favorisce un maggior grado di ecosostenibilità e da luogo ad una corretta autosufficienza, con minor costo di manutenzione e promuovendo risultati biologicamente ed esteticamente più corretti e duraturi.
Come sempre a Orticola i protagonisti sono i vivaisti e in questa edizione c’è una grande attenzione per i giovani e le start up che uniscono alla ricerca innovativa la passione e lo stimolo di considerare il vivaismo come una potenzialità prima umana e naturale e poi anche economica: Luca Chiesa è un giovane farmacista che sperimenta tecniche di moltiplicazione e adattamento per propagare da semi raccolti per il mondo piante tropicali, agrumi e medicinali; il giovane vivaio Diflora, di Valerio Guidolin, ha avviato per lo sviluppo delle sue piante carnivore un nuovo bioreattore in attesa di brevetto; Everflor e Cactis sono altre giovani esperienze che moltiplicano e sperimentano, rispettivamente, bonsai il primo e cactacee e succulente il secondo. Le fragole antiche e rare di Paolo Barillà e gli intrecci di fili di ferro di recupero di Arte Antica Toscana sono altre chicche di questa edizione dove non mancano, comunque, i vivai storici che rappresentano la tradizione di generazioni di appassionati imprenditori, le numerosissime curiosità delle piante “particolari”, le “mirabilia”; il tutto giocato con allestimenti particolarmente curati nell’area della fontana e dei tre ingressi.
Ma Orticola è, come sempre, molto di più e un’altra grande novità di quest’anno è la crescita di FuoriOrticola, con una serie di eventi diffusi per i musei, le gallerie, le vie e i quartieri della città che accompagna le giornate della mostra con iniziative aperte e da non perdere!
Le new entry sono il Museo del ‘900, che dà la possibilità di effettuare visite guidate alla collezione permanente presentando il biglietto d’ingresso di Orticola; il Mudec che apre le sue porte ai visitatori di Orticola e il Museo Diocesano Carlo Maria Martini che propone ingressi scontati e una visita guidata alla mostra fotografica “MAGNUM’S FIRST”. Continua la collaborazione, con modalità e tempi differenti, anche con gli altri musei cittadini e in giro per la città. Al Chiostro Nina Vinchi della sede storica del Piccolo Teatro in via Rovello, il Garden Club Milano propone “Ikebana: la natura va in scena”, una mostra storico-didattica di immagini fotografiche dedicata alla tecnica dell’ikebana; “Profumo d’ortensie” è una mostra firmata da Giancarlo Iliprandi, designer della comunicazione visiva e membro della Giuria di Orticola recentemente scomparso, con straordinari dipinti di ortensie esposti alla Galleria Nuages di Cristina Taverna in via del Lauro 10. Comunemente Verde a Villa Lonati (via Zubiani, 1), fa scoprire la ricchezza della vita vegetale nei suoi diversificati aspetti mentre l’Associazione Amici di via della Spiga, nella via omonima permette di esporre i progetti green più affascinanti del mondo, fotografati da Matteo Carassale per Marie Claire Maison, nella seconda edizione di “Gardenology”: quest’anno propone un dialogo estetico tra otto giardini capolavoro e altrettanti scatti d’autore di Lorenzo Pennati, styling di Cristina Nava, dove l’arredo outdoor è protagonista assoluto con carte da parati e tessuti a tema botanico.
La visita a Orticola e al suo ricchissimo mondo potrebbe proseguire ancora con i moltissimi appuntamenti tutti da scoprire sul sito www.orticola.org, ma un appuntamento ci sembra particolarmente interessante e vuole celebrare in modo molto originale e raffinato il cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci.
In occasione della straordinaria riapertura al pubblico della Sale delle Asse dopo i restauri, nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco, a pochi metri di distanza dall’originale, prenderà vita la Pergola dei Gelsi, una riproduzione tridimensionale della gigantesca decorazione che il Maestro progettò sulle pareti e sul soffitto della Sala, nel 1498.
La sala delle Asse si trova al piano terreno del torrione del Falconiere del Castello Sforzesco e la tradizione vuole che prenda il nome dalle assi di legno che un tempo ne rivestivano le pareti. Leonardo intraprese la decorazione della sala e degli ambienti di accesso per Ludovico il Moro e decise di formare un pergolato dipinto sulla volta lunettata con intrecci vegetali e gelsi le cui fronde partono da alberi dipinti lungo le pareti, in una rilettura in chiave naturalistica della descrizione dell’ordine architettonico del trattato di Vitruvio; i tronchi degli alberi sarebbero infatti interpretabili come colonne ad tronchonos cioè colonne che simulano tronchi d’albero.
Il bellissimo progetto di reinterpretazione della decorazione leonardesca è stato promosso dal Comune di Milano (Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo, Sport e Qualità della vita) e dalla Soprintendenza Castello Sforzesco, ed è stato ideato dell’architetto paesaggista Filippo Pizzoni, Vice Presidente di Orticola Lombardia. L’idea è realizzata in collaborazione con Comune di Milano (Cultura – Turismo – Verde), Civita e Lucio Rossi Vivai, con il supporto tecnico di Artemide per gli apparecchi illuminanti. Il cantiere, aperto dai primi di marzo, si chiuderà in tempo per l’inaugurazione ufficiale della Sala delle Asse, che si svolgerà il 15 maggio all’interno del palinsesto “Milano e Leonardo 500”.
Una struttura di legno riproduce in scala l’esatta forma della Sala e attorno a questa struttura sono stati messi a dimora sedici “moroni”, cioè gelsi Morus alba come quelli rappresentati da Leonardo, preparati con le giuste potature per adattarsi alla struttura sulla quale dovranno crescere. Nel corso del tempo i rami saranno fissati al telaio della copertura, così da condurli a formare la copertura a ombrello della volta e così che i visitatori possano scoprire un pergolato realizzato secondo le tecniche antiche frondoso nella bella stagione per dare riparo dal sole e spoglio in inverno, a mostrare la sua preziosa struttura lignea.
La comunicazione che accompagna l’allestimento rivela al pubblico i segreti della pergola e le tecniche agronomiche impiegate nei secoli passati, in un bellissimo gioco di rimandi storici ed evocativi tra i pergolati reali che ispirarono Leonardo, l’opera vinciana e la sua materializzazione nel giardino antistante il Castello.
I frutti dei gelsi dipinti da Leonardo sono bianchi e rosati e anche quelli che nasceranno dalla materializzazione vegetale nel prato del Castello saranno di quel tipo… si può allora, avvicinandosi i primi tepori dell’estate, non pensare ad un dolce straordinario che usa quei frutti carnosi e saporiti per una vera delizia? Forse Leonardo non lo gustò mai perché la Sicilia era lontana (ma non troppo) ma una bella scorpacciata di gelsi il maestro se la fece di sicuro, tanto da riprodurli in modo estremamente realistico.
Con 400 gr di more di Gelso bianche, 250 gr di zucchero, 250 ml di acqua e il succo di un bel limone avrebbe potuto preparare un meraviglioso sorbetto, un vero e proprio paesaggio colorato come quello che vi attende a Orticola.
Info utili e biglietti: https://www.orticola.org/orticola/?cat=219