Cambiare la prosa del mondo – Mostra dei borsisti di Villa Medici, dal 28 giugno al 8 settembre 2025
con i 16 borsisti in residenza a Villa Medici:
Haig Aivazian, Bianca Bondi, Jérôme Printemps Clément-Wilz, Nicolas Daubanes, Abdessamad El Montassir, Alessandro Gallicchio, Amalia Laurent, Pierre-Yves Macé, Clovis Maillet, Nicolas Sarzeaud, Claudia Jane Scroccaro, Seynabou Sonko, Ana Vaz, Pierre Von-Ow,
Lise Wajeman, Louisa Yousfi
a cura di Lilou Vidal
Commento a cura di Alessandro Turillo (27 giugno 2025)
Come fare nel caos del mondo, come trovare nella sua labirintica complessità un filo che ci conduca ad una scala, per poter scendere dentro a tutto questo, o per poter salire e guardare da una prospettiva aerea gli inganni e gli incanti del nostro essere qui e ora?
Cammino da anni con fiducia sulla strada dell’arte contemporanea, nel suo linguaggio che ogni anno negli incontri si fa più confidenziale, e cerco di placare la sete di risposte nette certe assolute, in cambio di un ascolto attento e paziente.
Oggi mi trovo a Villa Medici che inaugura un appuntamento classico della Capitale per gli amanti dell’arte contemporanea, fatta da artisti che vivono il nostro tempo e cercano con vari linguaggi di dire qualcosa a proposito dell’aria che respiriamo, dei suoni che sentiamo, delle sensazioni che ci attraversano.
Diventa contemplazione assistere a come il lavoro dell’arte raccolga silenziosamente frammenti della realtà che spesso ci appartengono anche se non lo sappiamo.
Cambiare la prosa del mondo – Mostra dei borsisti di Villa Medici 2025. Gallery con foto di Alessandro Turillo
Mi ritrovo in mano una farfalla, intrappolata contro il vetro di un ex luogo di tortura, vorrei tanto poter aprire quella finestra. Alle mie spalle una pellicola riproduce filmati granulosi di terra del Brasile.
Dal 28 Giugno all’8 Settembre va in mostra “Cambiare la prosa del mondo”, per chi la vorrà vedere si tratta delle opere dei borsisti della Villa che hanno lavorato tutto l’anno su un tema che legasse, territorio, presente, e poetiche contemporanee.
Quanto troverete nelle sale dell’esposizione vi richiederà una buona dose d’impegno, cosa significa “cambiare la prosa del mondo?”, qual’è il senso profondo di ogni singola opera esposta?
L’incontro con le tematiche, le opere e le forme espressive hanno richiesto tutta la mia attenzione.
Alcune sale vi assaliranno di petto, mentre altre avranno bisogno di essere elaborate più a lungo.
Vi consiglio di prendervi del tempo e farvi accompagnare per mano dalle didascalie, forse vista la densità contenutistica potrebbe essere utile (per i passionali come me) studiarsi il catalogo e poi tornare per vedere la mostra.
Ci sono angoli e prospettive che hanno atteso secoli per essere rivisti. Tessiture sonore e materiche che necessitano di una lunga introduzione, ma una volta entrati nel mondo narrativo la magia potrebbe dischiudersi, e a quel punto viaggerete per il globo, facendo difficoltà ad uscire dalla mostra.
Inoltre per chi ne avrà il tempo si dispiegheranno come già spesso avviene eventi per formativi per animare ulteriormente i riverberi del lavoro di questi artisti che con impegno e urgenza hanno raccontato il loro viaggio dentro e fuori, la Villa, loro stessi e il nostro mondo.
Lasciandovi alle spalle la mostra credo che se non sarà cambiata la vostra prosa avrà di certo un più ampio respiro.
Consapevoli dell’infinito del mondo, potremo sempre essere contenti di aver camminato in luoghi che forse prima di allora erano solo flebili tracce nel caos del tempo.
Comunicazioni ufficiali
Come ogni anno, l’Accademia di Francia a Roma riunisce in una mostra collettiva i progetti di sedici borsisti, a conclusione del loro anno di residenza a Villa Medici. Per l’occasione, le opere lasciano l’intimità degli atelier per varcare la soglia delle sale espositive e andare incontro al pubblico.
Di scena dal 28 giugno all’8 settembre 2025, la mostra curata da Lilou Vidal ha come titolo Cambiare la prosa del mondo. Il riferimento è al testo della poetessa italiana Amelia Rosselli la cui lingua ritmica e dissidente sconvolge i fondamenti del linguaggio normato e delle narrazioni dominanti. Questo invito a ripensare la scrittura del mondo fa eco agli interventi delle narrazioni artistiche, poetiche, politiche ed ecologiche che animano le ricerche multidisciplinari dei borsisti di Villa Medici, in un esercizio corale che scaturisce da una varietà di voci e pensieri.
La mostra si caratterizza per la diversità delle pratiche artistiche contemplate, dalla letteratura alla creazione musicale passando per la storia dell’arte, le arti plastiche, la fotografia e il cinema. Una narrazione visiva scandita da frasi scelte dai borsisti, come un testo decostruito nelle pagine di un libro senza inizio né fine. Replicando alle parole di Amalia Rosselli, questo processo di co-scrittura aleatoria contamina le pareti delle sale espositive e rappresenta sia un respiro collettivo che l’espressione di 16 individualità.
Durante il loro anno nella capitale, i borsisti sono incoraggiati a vivere la residenza come un laboratorio di sperimentazione, che offre l’opportunità di condurre una ricerca a lungo termine, di esplorare nuove strade e di lasciarsi sorprendere e coinvolgere dai risultati degli incontri con altre pratiche artistiche e altre geografie. La mostra è un’estensione di questa esperienza, nonché un’opportunità per mettere in discussione il modo in cui vengono presentati i progetti che non rientrano nelle categorie espositive convenzionali. Come si concretizza una ricerca in corso? Come si possono unire le arti plastiche, quelle performative e la letteratura?
La mostra offrirà anche vari momenti performativi che vedranno coinvolti i borsisti di Villa Medici: attivazioni, performance, workshop e proiezioni animeranno infatti i luoghi dell’esposizione per tutta l’estate.
Nell’ambito della mostra, ci sarà spazio anche per un programma di mediazione in inglese tenuto da nove studenti della NABA, Nuova Accademia di Belle Arti (5, 6, 12, 13, 19 e 20 luglio 2025).
La scenografia della mostra si avvale dell’intervento grafico di Montasser Drissi.
La pubblicazione
In occasione della mostra, le Edizioni Empire e Villa Medici presenteranno in co-edizione un’opera che restituisce le ricerche e i progetti dei borsisti durante il loro anno di residenza a Roma, arricchita dai contributi di autori e autrici invitati a inquadrare in una prospettiva più ampia il lavoro dei borsisti.
Con il contributo di: Lily Bloom, Félix Boggio Éwanjé-Épée, Barbara Casavecchia, Chouf, Anne Egger, Haytham El-Wardany, Lise Guéhenneux, Léopold Lambert, Quinn Latimer, Stella Magliani-Belkacem, Michele Mele, Romain Noel, Zef Paci, Léa Rivière, Charles Robinson, Elvia Wilk.
Comunicazioni ufficiali dall’Ufficio Stampa dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Elisabetta Castiglioni – Press Office & Public Relations.