Il 16 marzo la Venere del Giardino Inglese della Reggia di Caserta accoglie la Woodwardia radicans
Una felce preistorica verrà messa a dimora nel Giardino Inglese
Il Bagno di Venere della Reggia di Caserta pronto ad accogliere una preziosa e rara varietà di felce, la Woodwardia radicans.
Il 16 marzo la pianta sarà messa a dimora nel Giardino Inglese del Parco Reale grazie al dono dell’Orto botanico di Napoli, promosso dall’associazione Premio GreenCare.
La collaborazione tra l’Orto Botanico di Napoli ed i giardini reali dei Borbone è una tradizione antica che trova impulso nella gestione dell’Istituto del MiC nell’ottica di salvaguardare e implementare le collezioni botaniche in via di estinzione in un percorso di salvaguardia della biodiversità. L’iniziativa è in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Nel corso di un breve momento di condivisione sotto lo sguardo della Venere scolpita nel 1762 da Tommaso Solari, il direttore generale del Museo Tiziana Maffei riceverà, dunque, dal direttore dell’Orto Botanico di Napoli, Paolo Caputo, il prezioso esemplare, tipico delle regioni subtropicali mediterraneo-atlantiche.
La Woodwardia radicans è un vero fossile vivente, sopravvissuto all’età dei dinosauri, testimone della vegetazione di epoche molto lontane. Grazie al clima mediterraneo ha trovato rifugio nelle zone più umide ed ombrose, come il Vallone delle Ferriere di Amalfi, dove fu scoperta nel 1710 dal botanico e micologo fiorentino Pier Antonio Micheli (1679-1737). Il genere Woodwardia è dedicato a Thomas Jenkinson Woodward (1745-1820), magistrato e botanico inglese, membro della Linnean Society of London. Questa specie è poco diffusa nel nostro Paese proprio poiché necessita di condizioni climatiche molto peculiari: elevata umidità, scarsa illuminazione diretta e temperature comprese fra 10 e 25 gradi celsius. Habitat che il Giardino Inglese potrà garantirgli. La Woodwardia radicans è citata nelle liste rosse regionali (Campania, Calabria e Sicilia) e tutelata dalla Convenzione di Berna e dalla Direttiva Habitat 43/92 CE.
Testo e foto dall’Ufficio Comunicazione Reggia di Caserta