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MARCO LODOLA: LUCI BLU, la mostra alla Galleria Deodato Arte, Via Giulia 122, Roma

Public Vernissage: 31 ottobre – ore 18.30 – ARTISTA PRESENTE
La mostra continua fino al 16 novembre 2024

 

Clicca qui per il commento a cura di Alessandro Turillo (2024)
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commento a cura di Alessandro Turillo (2024)

BLU LODOLA

Quando Giulio II commissionò al Bramante l’edificazione di via Giulia a Roma, quello a cui pensava era una nuova arteria di scorrimento rapido, per rendere visibile a tutti il rinnovamento di quell’epoca. Ancora oggi la via rimane un passaggio molto dinamico per andare da Castel Sant’Angelo al quartiere ebraico.

Durante questa passeggiata è possibile incontrare gallerie di arte contemporanea, come oggi “Deodato Arte” al numero 122 della via, che espone “Luci Blu” di Marco Lodola.

Che li si ricordi per il servizio alla nazione, per le abilità sportive, per la loro fortuna nella narrazione popolare (barzellette, serie tv molto apprezzate), o per il loro valore pragmatico, i Carabinieri sono parte dell’immaginario della nazione fin dalla sua fondazione: la mostra è dedicata proprio a loro, lo storico corpo di difesa nazionale, ma attivo anche in contesti internazionali.

La creazione delle opere è una declinazione d’arte del calendario 2025 dell’Arma curato dall’artista, che si confronta con tematiche nuove. Da tempo Lodola è associato alla musica e la moda, e ancora oggi alla Vaccheria di Roma si può trovare tra le sue sculture la iconica “Abbey Road”.

“Luci Blu” si sposta in un terreno completamente diverso, presentando un punto di vista più comune per gli appassionati dello storico calendario. La mostra è un’occasione per incontrare le “sculture luminose”, peculiarità di Lodola, ma anche qualcosa di più. Le opere presentate infatti hanno almeno tre vite: il bozzetto preparatorio, l’immagine del Calendario 2025, e la corrispondente “Scultura Luminosa”. Un insolito Lodola che percorre la via del blu, per parlarci del presente.

Se il Lodola che conosciamo è colore e scoperte cromatiche, in questo caso potremo apprezzare il confronto con le tonalità classiche che caratterizzano il corpo di difesa, su tutti il nero d’ordinanza. Nella galleria sono presenti anche lavori precedenti, così da dare un piano prospettico più completo dell’artista.

Dopo il tramonto cammino verso la mostra e mi chiedo come un passionale del colore possa dialogare con la sua l’antitesi, il nero, scelto in origine per incutere timore ai nemici del risorgimento.
Il titolo della mostra mi guida: Luci Blu. Per Lodola

“I colori sono folli di energia, ma incapaci di profondità. La profondità la troviamo solo con il blu, il colore dell’anima, ma anche il colore che nel nostro sociale rappresenta la sicurezza”.

La tonalità scelta è il “blu elettrico” che brilla nella la capacità di far risaltare l’uniforme, il mantello, ed il caratteristico cappello a lanterna con pennacchio.

Accanto alle sculture eminentemente celebrative, ci sono disegni che trattano temi quotidiani per l’Arma: abuso, violenza, solitudine, vicinanza alla fragilità. La mostra potrebbe essere una domanda aperta sul nostro rapporto con il contemporaneo, e con un’idea espressiva che inizia nel 1960: la Pop Art. Che cos’è il contemporaneo per noi? Come lo incontriamo nelle nostre vite? Cosa ci sorprende mentre attraversiamo i percorsi obbligati del quotidiano?

In galleria tracce molteplici per cercare risposte, su tutte, il punto di vista di quest’arte sul tema della necessità di difesa in alcuni frangenti della vita.

Nelle opere precedenti, il colore sintetizza attimi di vita, oggi invece con “Luci Blu” la dimensione del tempo si espande. Gli appassionati dell’Arma troveranno conferma della sua presenza rassicurante come forza complementare all’unità d’Italia. Mentre per gli altri sarà forse più evidente il rapporto tra emergenza del dolore sociale e una prima risposta dello Stato.

Terenzio, famoso commediografo romano nato a Cartagine, lascia al mondo questa affermazione

“Nulla di ciò che è umano mi è estraneo” (Heautontimorùmenos, 77).

Credo che questa sia una possibile chiave per determinare cosa nel nostro contemporaneo sia valevole di attenzione.

Con la sua scelta insolita, Lodola percorre insieme a noi una parte di interrogativi nel buio del nostro quotidiano. Paura e difesa dai pericoli sono domande sempre attuali nelle società, che rimandano di continuo al tema dell’”humanitas”, come centro vitale del loro essere.


La Galleria Deodato Arte è orgogliosa di presentare “Marco Lodola: Luci Blu”, una mostra personale dell’artista Marco Lodola, celebre esponente della Pop Art italiana, che sarà aperta dal 31 ottobre al 16 novembre 2024 in via Giulia 122 a Roma. La collezione inedita di 15 pezzi presenta sculture luminose e bozzetti ispirati allArma dei Carabinieri, ed è nata per rendere omaggio allistituzione che con la sua storia di oltre due secoli è ormai diventata un elemento iconografico che fa parte dell’immaginario popolare italiano.

Marco Lodola descrive così il suo lavoro:

“I colori sono folli di energia, ma incapaci di profondità. La profondità la troviamo solo con il blu, il colore dell’anima, ma anche il colore che nel nostro sociale rappresenta la sicurezza; per questo l’ho scelto per questa mia nuova collezione. In particolare, il blu elettrico che ho utilizzato ha una vitalità che ritrovo perfettamente espressa in una poesia del mio amico e poeta Angelo Mellone:

Blu elettrico è un karma scettico,
il tono ironico di un sogno elastico,
il salto artistico che amavi in distico
per flash iconici di corpi elastici,
non trovo igienico il vuoto onirico,
produco immagini in tono lirico,
aiuto corpi blu a vivere nel blu
lasciando tracce blu, amore scritto in blu”.

Lodola mette infatti in risalto con il blu elettrico le uniformi dell’Arma, il mantello, il caratteristico cappello a lanterna con il pennacchio, i pantaloni con la banda rossa, facendo emergere così l’elegante figura del Carabiniere, mettendo così in comunicazione in modo originale arte e società. La serata inaugurale del 31 ottobre presso la Galleria Deodato Arte di Roma rappresenta un’opportunità unica per incontrare di persona Marco Lodola, uno dei più importanti esponenti della Pop Art italiana, e ammirare dal vivo le sue nuove creazioni in un contesto esclusivo.

Marco Lodola

Marco Lodola è un artista italiano nato nel 1955 a Dorno, in provincia di Pavia. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze e Milano, ha sviluppato uno stile unico e inconfondibile, diventando uno dei principali esponenti della Pop Art italiana. Le sue opere spaziano tra pittura, scultura e installazioni luminose, caratterizzate da colori vivaci, figure iconiche e una forte influenza della cultura pop e della musica. Ha esposto in musei e gallerie di tutto il mondo, da Milano a New York, e le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private. Lodola ha anche collaborato con importanti marchi internazionali e partecipato a progetti legati al teatro, alla musica e alla moda.

Galleria Deodato Arte

Deodato Arte è un brand che racchiude gallerie darte con sedi a Milano, Porto Cervo, Padova, Roma, Pietrasanta, Courmayeur e in Svizzera. Dal 2010 propone artisti moderni e contemporanei di fama internazionale quali Andy Warhol, Jeff Koons, Damien Hirst e Banksy con un forte focus rivolto alla cultura Pop, Street e Urban, cui sono state dedicate mostre monografiche e collettive con artisti come Romero Britto, David LaChapelle, Mr.Brainwash. Deodato Arte, oltre a seguire mostre e progetti interni, crea sinergie con musei, brands dinamici e partecipa a fiere nazionali e internazionali. La galleria Deodato Arte opera in modo multimediale anche tramite il mondo web: www.deodato.com, un esclusivo e-commerce per i collezionisti e i social network costantemente aggiornati.

Testo e immagini dall’Ufficio Stampa MNComm.

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