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LUCIANO VENTRONE

Kennst du das Land, wo die Citronen blühn?” “Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?”

– Johann Wolfgang von Goethe-

Museo Riva del Garda – MAG Museo Alto Garda 13.04 /12.06.2022

Da un’idea di Vittorio Sgarbi e Lorenzo Zichichi a cura di Marco Di Capua.

Luciano Ventrone

La locandina della mostra monografica “Kennst du das Land, wo die Citronen blühn?” “Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?”

A un anno di distanza dalla scomparsa del pittore romano Luciano Ventrone, il “Caravaggio del ventesimo secolo” secondo Federico Zeri, il MAG Museo Alto Garda ricorda, in una mostra monografica a Riva del Garda, il suo percorso artistico e celebra la sua pittura “metafisica”, più vera del vero.

Luciano Ventrone

Luciano Ventrone, Senza titolo, 1972, olio su tela

Luciano Ventrone, Un anno particolare, 2010, olio su tecnica mista, su tela di lino

A un anno di distanza dalla scomparsa avvenuta il 13 aprile 2021, sarà il MAG Museo Alto Garda a ricordare l’artista romano divenuto famoso soprattutto per le sue iperrealistiche nature morte – grazie a un’attenta mostra monografica che si terrà al Museo di Riva del Garda fino al 12 giugno 2022, realizzata in collaborazione con Il Cigno GG Edizioni-Roma e la Fondazione Luciano Ventrone – Miranda Gibilisco.

©foto dell’allestimento ph. Jacopo Salvi, MAG Museo Alto Garda

Nel titolo della mostra, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e Lorenzo Zichichi e curata da Marco di Capua“Luciano Ventrone. Kennst du das Land, wo die Citronen blühn?” “Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni? – il richiamo, nei versi della cosiddetta Canzone dell’Italia di Johann Wolfgang von Goethe, a uno dei soggetti maggiormente rappresentati e amati dal pittore e nel contempo così fortemente identificativo dei territori del Garda.

Luciano Ventrone generosa 2

Luciano Ventrone, Generosa 2, 2014, olio su tecnica mista su tela di lino

Oltre 30 opere saranno esposte in quest’occasione a ridisegnare il percorso compiuto da Ventrone a partire dagli anni sessanta, ancora studente alla Facoltà di Architettura che lascerà poi per dedicarsi interamente alla pittura, fino agli ultimi lavori datati 2016 e 2018.

Luciano Ventrone, Senza titolo, 1969, olio su tela

Luciano Ventrone, Manuela, 2015, olio su tecnica mista su tela di lino

Dagli esordi come artista figurativo classico dunque, alle sperimentazioni geometriche, passando per l’informale e l’arte programmata, fino a quando Ventrone trova la sua cifra e matura la sua ricerca estetica anche grazie all’interessamento di Federico Zeri che lo induce ad affrontare il tema delle nature morte.

Luciano Ventrone agrumi

Luciano Ventrone, Agrumi, 2013-2016, olio su tecnica mista su tela di lino

Da allora l’artista romano – il “Caravaggio del ventesimo secolo” secondo Zeri, “un metafisico costretto a misurarsi con la caducità della natura” per usare le parole dello stesso Ventrone – riuscì a stupire con il suo virtuosismo assolutamente straordinario e la perfezione anatomica dei suoi frutti e dei suoi fiori.

Luciano Ventrone, Un’altra storia, 2000, olio su tecnica mista su tela di lino

Una pittura fatta di luce immanente e di iperbole nella resa dei particolari che sfuggono all’occhio nudo – grazie anche alla mediazione della fotografia che Ventrone usava nel suo processo creativo – ad accentuarne la dimensione “ultra reale”, al punto da divenire rappresentazioni iperrealistiche ed illusionistiche non dei medesimi soggetti, ma di una neoplatonica forma-idea, portandoci costantemente a riflettere sull’eterno dualismo tra realtà e apparenza, tra assenza e presenza e sul senso ultimo della creazione artistica.

L’artista – suggerisce Sgarbi presidente del MAG – sembra cercare un assoluto, una essenza, una entelechia che, nell’opera, cresce la realtà, non si limita a riprodurla. È di più. Ventrone è il pittore dell’iperbole”.

Luciano Ventrone senza titolo

Luciano Ventrone, Senza titolo, 1970, olio su tela

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LUCIANO VENTRONE
“Kennst du das Land, wo die Citronen blühn?”
“Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?”
– Johann Wolfgang von Goethe –
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Riva del Garda | Museo  – MAG Museo Alto Garda
Piazza Cesare Battisti 3/A
Fino al 12 giugno 2022
A UN ANNO DI DISTANZA DALLA SCOMPARSA
DEL PITTORE ROMANO,
IL“CARAVAGGIO DEL VENTESIMO SECOLO” SECONDO FEDERICO ZERI, IL MAG MUSEO ALTO GARDA RICORDA IL SUO PERCORSO ARTISTICO IN UNA MOSTRA MONOGRAFICA, A RIVA DEL GARDA,
E CELEBRA LA SUA PITTURA “METAFISICA” PIÙ VERA DEL VERO.

©foto dell’allestimento ph. Jacopo Salvi, MAG Museo Alto Garda

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BIOGRAFIA

Luciano Ventrone nasce nel 1942 a Roma, dove vive e lavora. Frequenta il liceo artistico e dopo il diploma conseguito nel 1964 si iscrive alla facoltà di architettura che frequenterà sino al 1968; in quell’anno, decide di abbandonare gli studi per dedicarsi interamente alla pittura.

Nel 1983, un articolo di antonello Trombadori pubblicato su l’Europeo induce lo storico dell’arte Federico Zeri ad interessarsi dell’artista suggerendogli di affrontare il tema delle nature morte; è qui che inizia la lunga e ancora non completa ricerca sui vari aspetti della natura, catturando particolari sempre più dettagliati e quasi invisibili.

L’artista nel suo studio

MOSTRE PERSONALI

1963
Luciano Ventrone, Roma, Galleria Il Fanale

1964
Luciano Ventrone, Roma, Il Ferro di Cavallo

1966
Luciano Ventrone, Roma, Facoltà di architettura

1967
Luciano Ventrone, Pescara, Galleria 3

1968
Luciano Ventrone, New York, Stati uniti, Galleria Sidney Janis

1969
Mostra personale di Luciano Ventrone, Roma, galleria Il Buchetto,17-29 maggio. Catalogo con testo di C. Cotone

1970
Luciano Ventrone, Aosta, Galleria Xavier de Maistre Luciano Ventrone, Aosta, Sala comunale di esposizione Luciano Ventrone, Köln, Germania, Galleria der Spiegel Luciano Ventrone, Oslo, Norvegia, Kunstnernes Hus

1971
L’Aquila, Galleria Interni
Roma, Galleria Arti Visive

1972
Roma, Galleria L’Aventiniana
Pescara, Galleria 818

1974
Galleria Isola Verde, Casalpalocco, Roma

1975
Luciano Ventrone, Napoli, Galleria La Parete

1976
Luciano Ventrone, Pallanza, Palazzo Kursaal
Anemasse, Francia, MJC Maison Pour Tous
Rumilly, Francia, MJC Maison Pour Tousonon-les-Ben,
Francia, Maison Des Artes et loisir

1977
Chambery, Francia, MJC Maison pour tous Lione, Francia, galleria L’oeil écouter Saint-Etienne, Francia, Galleria Kohm, Roma, Galleria Arti Visive

1978
Luciano Ventrone, Isla de Margarita, Porlamar, Centro Cultural Belle Vista

1979
Luciano Ventrone, Porto Santo Stefano, Galleria Bottega dell’Arte “San Marco”. Brochure con testo di D. Conenna
Luciano Ventrone, Roma, Antea’s sezione arte, 17-29 maggio. Brochure

1981
Luciano Ventrone, Roma, Palazzo Cenci, 1-10 aprile Luciano Ventrone, Roma, galleria d’arte Michelangelo, 7-16 novembre

1982
L’oeil écouter, Lione, Francia, galleria ELAC (Espace Lyonnais D’Art Contemporain), marzo-maggio.

1983
Luciano Ventrone, a cura di D. Ciarravano e D. Conenna, Roma, Galleria S. Emiliano. Catalogo

1985
Luciano Ventrone, Parma, Galleria Consigli arte, 25 maggio- 25 giugno. Catalogo con testo di F. zeri Luciano Ventrone, Torino, Galleria Davico
Luciano Ventrone, Dallas, Stati uniti, Hall Galleries Inc.

1986
Luciano Ventrone, Roma, Galleria Il Gabbiano, dal 22 aprile. Catalogo con testo di F. Zeri

1989
Nature Rediscovered. Still Lifes by Luciano Ventrone, a cura di F. Zeri, Londra, Regno Unito, Wildenstein Gallery, 8- 31 maggio. Catalogo

1990
Ventrone, a cura di S. Suzuki, Tokyo, giappone, galleria Forni, dal 7 giugno.
Luciano Ventrone, dentro la natura, a cura di G. Massobrio
Portoghesi, Roma, Galleria Apollodoro. Catalogo con testi di F. Zeri, o. del Turco, P. Portoghesi

1991
Luciano Ventrone, Bologna, Galleria Forni Tendenze, gennaio. Catalogo con testo di S. Toshio

1992
Luciano Ventrone. Opere recenti, Verona, Galleria dello Scudo, dal 6 marzo. Catalogo con testi di F. Zeri e D. Guzzi
Luciano Ventrone, Brindisi, Galleria Il Tempietto,10-24 ottobre. Catalogo con testo di F. Zeri

1993
Luciano Ventrone, Bologna, Galleria Forni

1995
Ventrone, Milano, Galleria Bergamini, 4 maggio-4 giugno. Catalogo con testo di F. Zeri
Luciano Ventrone, Aspen, Stati uniti, E.S. Lawrence Gallery

1996
Ventrone. Incontro con l’autore, Portonovo, Hotel Fortino Napoleonico, 26 luglio-11 settembre Luciano Ventrone, Ancona, galleria l’Incontro

1997
Luciano Ventrone, Bologna, Galleria Forni, 19 aprile-15 maggio. Catalogo con testo di A. Bonito Oliva
Luciano Ventrone, Aspen, Stati Uniti, E.S. Lawrence Gallery

1998
Luciano Ventrone ovvero la trasfigurazione luministica della natura, Monza, Galleria Marieschi. Catalogo con testo di C. Malberti
Luciano Ventrone, Chiusa, Museo Civico
Luciano Ventrone, International Art Fair, Shanghai, Cina, 9 ottobre, Catalogo con testo di A. Bonito oliva

1999
Luciano Ventrone. Il piatto rosso, a cura di V. Sgarbi, Ancona, Mole Vanvitelliana, 9 luglio-5 settembre. Catalogo
Luciano Ventrone. opere recenti, dipinti e grafiche, Bologna, galleria Forni, 11 dicembre-19 gennaio

2000
Luciano Ventrone, Bologna, Galleria Forni. Catalogo con testi di M. Di Capua e D. Trombadori
Luciano Ventrone. Il mistero della evidenza, Milano, Studio Forni, 16 novembre-13 gennaio 2001

2001
Luciano Ventrone, Brindisi, Galleria Il Tempietto, 1-31 dicembre. Catalogo con testo di V. Sgarbi

2002
Luciano Ventrone, Bologna, Galleria Forni, 14 novembre-10 gennaio 2003 Studio Forni, Milano Esegue per il Senato della Repubblica i ritratti dei presidenti Nicola Mancino e Marcello Pera, oltre a due dipinti per la buvette del Senato

2003
Luciano Ventrone, Milano, Studio Forni

2004
L’immortale realtà di Luciano Ventrone, Ancona, Sala del Caminetto- Hotel Fortino Napoleonico, 22 giugno-6 luglio
Luciano Ventrone. “Xenia”, a cura di A. Agazzani, Bologna, Galleria Forni, 11 novembre-10 gennaio 2005. Catalogo con testi di A. Agazzani e S. Zavoli

2006
Luciano Ventrone and the Eternal Present, Londra, Regno Unito, Albemarle Gallery, 1 giugno-1 luglio. Catalogo con testo di E. Lucie-Smith
Luciano Ventrone. Xenia o sia il gioco degli occhi, a cura di A. Agazzani, Milano, Studio Forni
Luciano Ventrone. Xenia o sia il gioco degli occhi, a cura di A. Agazzani, Correggio, Palazzo dei Principi, 14 ottobre-26 novembre. Catalogo con testi di A. Agazzani e S. Zavoli

2007
Still-humanlife, a cura di Barbara Frigerio, Milano, Studio Forni, 9 novembre-5 gennaio 2008

2008
Luciano Ventrone, L’Eterno presente/The Eternal Present, New York, Stati Uniti, Bernarducci-Meisel Gallery, 1-31 maggio. Prorogata fino al 7 giugno. Catalogo con testo di S. Zavoli
Luciano Ventrone, L’Eterno presente/The Eternal Present, Bologna, Galleria Forni
Luciano Ventrone, L’Eterno Presente, Londra, Regno Unito, Albemarle Gallery, Catalogo con testo di E. Lucie-Smith
Luciano Ventrone. Le verità dipinte, a cura di A. Agazzani, Chivasso, Palazzo Luigi Einaudi, 24 maggio-13 luglio.

2009
Luciano Ventrone. Simposio, Londra, Regno Unito, Albemarle Gallery. Catalogo
Luciano Ventrone. L’inverosimile verosimiglianza, a cura di B. Buscaroli, Busto Arsizio, Fondazione Bandera per l’Arte, 4 ottobre-6 dicembre. Catalogo con testi di B. Buscaroli e A. Crespi
Luciano Ventrone. Istantanee di Luce, Milano, Studio Forni, dal 5 novembre-31 dicembre

2010
Luciano Ventrone. La verità della forma, a cura di V. Sgarbi,
Como, Palazzo del Broletto, 27 febbraio-27 marzo. Catalogo con testo di V. Sgarbi e S. Gaddi
Luciano Ventrone, a cura di Lucie-Smith, San Pietroburgo, Russia, The State Russian Museum, Ludwig Museum in the Russian Museum, The Marble Palace, 17 giugno-16 agosto. Catalogo con testi di E. Petrova, S.Gaddi, A. Crespi ed E. Lucie-Smith
Luciano Ventrone. Beyond the veil, New York, Stati Uniti, Hollis Taggart Galleires, 7-30 ottobre. Catalogo con testo di E. Lucie-Smith
Luciano Ventrone. Il velo di Maya, Londra, Regno Unito, Albemarle Gallery, 9 dicembre-9 gennaio 2011. Catalogo con testo di A. Lorenzetti
Luciano Ventrone. Io cerco, a cura di S. Gaddi, Melide, Fondazione per i ragazzi del mondo di Ibrahim Kodra, 16 dicembre-26 gennaio 2011.

2011
Luciano Ventrone. La profondità della superficie, a cura di C. Chiari, Montefalco, Museo Civico di San Francesco, 7 luglio-31 agosto.
La perfezione dell’immagine. Dipinti di Luciano Ventrone, Milano, Cartiere Vannucci-Magazzini dell’Arte, 20 ottobre- 28 gennaio 2012.

2012
Luciano Ventrone. Eternal Realism of Vision, Montreal, Canada, Han Art, 2 novembre-2 dicembre. Catalogo con testi di E. Lucie-Smith e D. Kozinska
Luciano Ventrone. Sui Generi/s, a cura di C. Biasini Selvaggi, Roma, Casino dei Principi-Musei di Villa Torlonia, 29 novembre-6 gennaio 2013; Singapore, Partners & Mucciaccia modern and contemporary art gallery, 1 marzo-2 giugno 2013.
Luciano Ventrone. Il velo di Maya, Londra, Regno Unito, Albemarle Gallery, 6 dicembre-5 gennaio 2013. Catalogo con testo di A. Lorenzetti

2013
Luciano Ventrone, Londra, Regno Unito, Moorhouse art, 2-30 maggio. Catalogo con testo di E. Lucie-Smith Luciano Ventrone, A Parallel World, a cura di M. Saava, progetto speciale nell’ambito della 5th Moscow Biennale of Contemporary Art, Mosca, Russia, Vremena goda galleries, 20 settembre-31 ottobre. Catalogo con testi di C. Biasini Selvaggi, E. Petrova e M. Saava
Luciano Ventrone. Nudes, Londra, Regno Unito, Albemarle Gallery, 7 dicembre-4 gennaio 2014. Catalogo con testo di C. Biasini Selvaggi

2014
Luciano Ventrone: Thrill of the Real, New York, Stati Uniti, Hollis Taggart, 4 settembre-4 ottobre. Catalogo con testo di E. Bryant
Luciano Ventrone, Londra, Regno Unito, Albemarle Gallery, 27 novembre-13 dicembre. Catalogo con testo di E. Lucie-Smith
Luciano Ventrone. Colore, luce, forma e spazio, Bologna, Galleria Stefano Forni, 29 novembre-25 dicembre

2017
Luciano Ventrone. Punti di vista, a cura di M. Cipollini, Pescara, Museo delle Genti d’Abruzzo, 4 febbraio-28 maggio. Catalogo con testi di M. Cipollini e A. Moscianese
Luciano Ventrone. Matrix, Oltre la realtà/Beyond reality, a cura di C. Biasini Selvaggi, Amelia, Museo Civico e Pinacoteca “Edilberto Rosa”, 5 agosto-20 gennaio 2018. Prorogata fino al 25 febbraio. Catalogo Luciano Ventrone, a cura di R. Rocconi, Neuchâtel, Marval Antique & Contemporary Art, 20 ottobre-14 gennaio 2018. Prorogata fino al 28 febbraio. Catalogo con testo di R. Rocconi

2018
Luciano Ventrone, Miami, Consolato Generale d’Italia, 18 gennaio
Luciano Ventrone. Malinconia romantica, Londra, Pontone Gallery, 12 aprile-13 maggio. Catalogo Luciano Ventrone. Meraviglia ed Estasi, a cura di V. Sgarbi e C. Biasini Selvaggi, Gualdo Tadino, Chiesa monumentale di San Francesco, 15 aprile-28 ottobre. Prorogata fino al 6 gennaio 2019. Catalogo con testi di C. Monicelli, V. Sgarbi e C. Biasini Selvaggi
Luciano Ventrone. The gene garden, Palermo, Magione Arts District, 14 giugno-30 ottobre. Catalogo

2019
Ventrone. Il limite del vero, dall’astrattismo all’astrazione, a cura di A. Crespi, Milano, Fondazione Stelline, 31 gennaio- 10 marzo.
Luciano Ventrone. Il limite del vero/The Limits of Truth, Montréal, Han Art gallery, 30 maggio-20 giugno.

2020
Ventrone. La grande illusione, a cura di Victoria Noel-Johnson, Rovereto, Mart Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Il Cigno GG Edizioni, 9 ottobre 2020 – 14 febbraio 2021. Catalogo testi a cura di V. Sgarbi e V. Noel-Johnson.

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ELENCO OPERE

©foto dell’allestimento ph. Jacopo Salvi, MAG Museo Alto Garda

Agrumi, 2013-2016, olio su tecnica mista su tela di lino cm 60 x 70

Amicizie, 2011, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 70

Chimera, 2000, olio su tecnica mista su tela di lino cm 90 x 130

Forme nella luce, 2012, olio su tecnica mista su tela di lino cm 60 x 90

Meteoriti, 2011, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 50

Meteoriti 2, 2011, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 50

Meteoriti 3, 2011, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 50

Notturno, 1998, olio su tecnica mista su tela di lino cm 80 x 60

Senza titolo, 1970, olio su tela cm 50 x 70

Senza titolo, 1971, olio su tela cm 80 x 66

Chiaro di luna, 2000, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 50

Fine estate, 2011-2014, olio su tecnica mista su tela di lino cm 60 x 90

Manuela, 2015, olio su tecnica mista su tela di lino cm 130 x 90

Senza titolo, 1962, olio su tela cm 60 x 31

Senza titolo, 1963, olio su tela cm 70 x 50

Sodalizio, 2012-2014, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 50

Tesori d’oriente, 2000, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 50

Fiamme, 2007, olio su tecnica mista su tela di lino cm 60 x 60

Imprevedibili pensieri, 2009, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 50

©foto dell’allestimento ph. Jacopo Salvi, MAG Museo Alto Garda

Le rosse, 2011, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 50

Le sorelle, 2012, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 50

Malinconia degli incontri, 2005, olio su tecnica mista su tela di lino cm 150 x 200

Senza titolo, 1964, olio su masonite cm 42 x 55

Senza titolo, 1969, olio su tela cm 50 x 50

Andromaca, 2018, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 60

Generosa 2, 2014, olio su tecnica mista su tela di lino cm 60 x 60

Malizia, 2012-2014, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 70

Nettarina, 2014-2020, olio su tecnica mista su tela di lino cm 60 x 90

Oriente, 2010, olio su tecnica mista su tela di lino cm 50 x 70

Senza titolo, 1972, olio su tela cm 80 x 60

Senza titolo, 1964, olio su masonite cm 55 x 42

Senza titolo, 1968, collage in plastica su masonite cm 42 x 16

Senza titolo, 1968, collage in plastica su masonite cm 44 x 28

Un’altra storia, 2000, olio su tecnica mista su tela di lino cm 60 x 90

Un anno particolare, 2010, olio su tecnica mista su tela di lino cm 60 x 70

Universi, 2012-2017, olio su tecnica mista su tela di lino cm 60 x 80

Amalfi, 2011, olio su tecnica mista su tela di lino cm 80 x 100

©foto dell’allestimento ph. Jacopo Salvi, MAG Museo Alto Garda

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La grande illusione e la notte della critica

Luciano Ventrone meteoriti

Luciano Ventrone, Meteoriti, 2011, olio su tecnica mista su tela di lino

Ventrone è un artista contemporaneo che realizza opere che le persone vanno a vedere perché vogliono meravigliarsi. Ha saputo affermarsi come grande maestro nella figurazione, con un virtuosismo eccezionale.L’artista sembra cercare un assoluto, una essenza, una entelechia che, nell’opera, cresce la realtà, non si limita a riprodurla. È di più. Ventrone è il pittore dell’iperbole. E iperboliche, esagerate, barocche appunto, sono le sue opere, piuttosto che iperrealistiche. Una grande illusione.

Ventrone esagera, perfeziona il reale, anche nelle sue imperfezioni. E ci costringe a fare i conti con immagini che non ci avrebbero, al di fuori della sua interpretazione, interessato.

La luce si mette al servizio dell’oggetto e, attraverso il riflesso, diventa materia, diventa sostanza integrante di ciò che illumina. È la luce immanente, luce che sta dentro le cose, che proviene da esse. È la luce-materia che rimanda alle origini dell’arte italiana prospettica, a Piero della Francesca, ovvero al concetto neoplatonico di luce come emanazione, come contenuto della forma-idea, come fattore strutturale e decisivo della harmonia mundi.

Per capire quelli che non capiscono Ventrone, giudicandolo illustrativo o fotografico, bisogna retrocedere a un pregiudizio estetico, dentro il quale gli strumenti di comprensione si riducono fino ad annullarsi, lasciando gli scettici ai margini di un deserto di cui non conoscono l’estensione, e che è più ampio dello schema elementare antico/moderno.

Luciano Ventrone le rosse

Luciano Ventrone, Le rosse, 2011, olio su tecnica mista su tela di lino

Il difetto di prospettiva storica non li fa riflettere sulla natura dell’arte che, da sempre, si ripiega su se stessa per trovare nuove energie.

Da qui deriva l’essenza stessa del Ri-nascimento e del Neo-classico. Così come, più tardi, del Post-moderno.

Nella valutazione della Storia di molti, c’è un’equivoca idea di progresso, secondo la quale l’esperienza artistica avanza producendo opere sempre nuove, seguendo un fantomatico “spirito dei tempi”. Uno schema che impedirebbe di comprendere, fra gli altri, Canova o Ingres. E che trascura di considerare che, nel lessico degli storici e nella periodizzazione dei movimenti artistici, quando si parla di “primitivi” si intendono autori come Giotto, Duccio di Boninsegna, Sassetta. Primitivi, artisti così sofisticati?
Come si spiega?

È semplice. Perchè vengono prima. Lo aveva bene interpretato Gino De Dominicis, apparentemente lontanissimo dal suo coetaneo Ventrone, che considerava noi i vecchi rispetto a quelli venuti prima di noi, e dunque più giovani. C’è un avanti e un indietro, un moto progressivo e una stasi regressiva, perchè l’arte non ha regole, nonostante alcuni ingegni come Masaccio e Caravaggio la spingano molto avanti, con una terapia intensiva.

Per uno che avanza, cento restano indietro, e hanno pure diritto di esistenza, senza essere geni rivoluzionari. Così, a fianco di Masaccio, c’è Masolino, più delicato ma non retrogrado. E, dopo Caravaggio, c’è Sassoferrato, che ritorna al Bello ideale di Raffaello, ma non torna indietro: procede, suo malgrado.

In arte non ci sono solo gli innovatori: altrimenti Angelo Morbelli o Giovanni Boldini non sarebbero artisti perché percorrono una strada diversa da quella dei futuristi.

Così Antonio Donghi rispetto a Morandi. Ma anche Morandi rispetto a Balla. L’arte non ha una sola direzione, né un punto di arrivo. Non ci spiegheremmo, per stare in America, Edward Hopper o Grant Wood, artisti di incommensurabile modernità, nonostante Pollock. O, per tornare in Europa, Balthus e Lucien Freud, dopo Mondrian.

Non tutti gli artisti sono rivoluzionari o geni; e certamente Luciano Ventrone, come Andrew Wyeth, non pretende di cambiare il corso della storia dell’arte, ma semplicemente di avere quel diritto di esistenza che qualche dogmatico gli nega, nel fanatismo modernista che non consente spazio a chi non si iscrive al corso di sovversione, interpretando forme e visioni nuove. Perché è vero che, in arte, “dire è trasgredire”, ma questo non impedisce che qualcuno continui a ripetere parole già dette, in modo originale o personale.

I critici si devono rassegnare: l’arte non è come la vogliono loro, ma come gli artisti, a loro modo, la interpretano. Il critico deve prenderne atto. E godere come un’anima semplice.

VITTORIO SGARBI
Presidente del MAG
Museo Alto Garda

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SCHEDA INFO

Sede

MAG Museo Alto Garda

Riva del Garda | Museo

Piazza C. Battisti, 3/A

38066 Riva del Garda

Orari

aprile 2022:

Aperto da martedì a domenica

10.00 – 18.00

maggio – ottobre 2022

Aperto tutti i giorni

10.00 – 18.00

Ingressi

Biglietto Intero € 5,00

Biglietto Ridotto € 2,50

(Riduzione per persone dai 15 ai 26 anni e oltre i 65 anni e per possessori di tessera in corso di validità di una delle seguenti realtà: Acli, Automobile Club Trento, Club Welcome Tourist Card, Promotion Card Touring Club Italiano, U.C.T. Uomo Città Territorio – Trento, Arci del Trentino, Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro, In Cooperazione, Coop Mimosa – Riva del Garda).

Biglietto Omaggio

(ragazzi e ragazze fino a 15 anni di età, studenti italiani e stranieri con insegnanti, guide turistiche ed interpreti nell’esercizio della loro professione, persone disabili e loro accompagnatori (Nota: per la torre Apponale si segnala la presenza di barriere architettoniche), giornalisti e pubblicisti in possesso di tessera di appartenenza alla categoria, forze dell’ordine in possesso di tesserino di riconoscimento, possessori di tessere ICOM, possessori di Trentino Guest Card, possessori di Museum Pass).

Informazioni

tel. 0464 573869

[email protected]

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RIVA DEL GARDA E LE LIMONAIE DEL LAGO

La mostra dedicata a Luciano Ventrone sarà per molti anche l’occasione per perdersi nel borgo di Riva del Garda – caratteristico con la sua fortezza medievale ora sede del MAG,  la Chiesa di Santa Maria Inviolata, l’antico centro storico e la Torre Apponale – ma anche per godere della bellezza e dei profumi del limoni del Garda, con le antiche limonaie che si possono ammirare costeggiando la sponda occidentale del lago.

Furono i frati del convento di San Francesco di Gargnanonel XIII secolo, a portare fin qui i limoni, dalla Riviera Ligure. Fiorirono così le limonaie, con la loro struttura a più ripiani collegati, chiusa da una massiccia muraglia; e grazie al clima mediterraneo, il lago di Garda rappresentò per diversi secoli la zona più settentrionale al mondo ove si coltivavano gli agrumi a scopo commerciale.

La costruzione della Gardesana Occidentale nel 1929, mettendo in comunicazione Limone sul Garda, Gragnano e Riva del Garda, riuscì a ridare fiato alla produzione di queste eccellenze dopo la crisi vissuta nel XIX secolo.

Il bellissimo panorama che offre il territorio che va da Riva del Garda a Gargnano, con le sue limonaie, oleandri e cipressi, ha del resto affascinato scrittori e artisti di tutte le epoche: da J. Wolfang Goethe a Gustav Klimt a David Herbert Lawrence. Oggi soprattutto le antiche limonaie sono una vera attrazione per quanti visitano il lago. Splendidi giardini-serra che arricchiscono questo già magnifico paesaggio.
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IL MUSEO DI RIVA DEL GARDA
UNA ROCCA MEDIEVALE SUL GARDA
TRA ARTE, STORIA E ARCHITETTURA
Affacciato sullo spettacolare lago di Garda,
il Museo di Riva, che espone fino al 12 giugno 2022 oltre trenta opere
del celebre pittore romano, presenta
un itinerario espositivo strutturato in differenti sezioni:
dalla storia contemporanea all’archeologia, dalla fotografia all’arte.

Nato come Museo Civico alla fine del XIX secolo, uno dei primi dell’intero territorio trentino, il Museo di Riva del Garda costituisce la sede principale del MAG Museo Alto Garda. Oltre a questo polo culturale, il MAG gestisce anche la Torre Apponale nel centro storico di Riva del Garda e Forte Garda sul monte Brione, agendo come museo territoriale in un’ottica di conservazione, ricerca e valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, culturale e artistico altogardesano.

Il Museo di Riva del Garda presenta un itinerario espositivo articolato, strutturato in differenti sezioni, dalla storia contemporanea all’archeologiadalla fotografia all’arte, ospitate nell’edificio medievale della Rocca affacciata sul lago. 

Nella Pinacoteca del Museo di Riva del Garda si possono ammirare i paesaggi ritratti da quei pittori che nell’Ottocento rimasero affascinati dagli scorci del Garda e le opere di artisti come Pietro Ricchi, Vincenzo Vela e Francesco Hayez. Nella sezione dedicata all’Archeologia, si trovano le celebri statue stele, preziosi reperti di rilevanza internazionale risalenti all’età del Rame.
Percorrendo le sale dedicate alla Storia, emerge il passato di Riva e del Basso Sarca, caratterizzato da varie dominazioni fra cui quelle scaligera, viscontea e veneziana, fino al periodo d’oro in cui Riva divenne meta turistica di ospiti illustri come Thomas Mann e Franz Kafka.

In un percorso espositivo che affianca le sezioni permanenti, si dispiegano durante l’anno mostre temporanee che propongono sia approfondimenti sulle collezioni che sguardi sulla visione del paesaggio e sulla cultura contemporanea.

INvento è invece uno spazio dedicato ai bambini e alle famiglie, concepito con l’ottica dell’imparare divertendosi. Consiste in un percorso-laboratorio permanente, attrezzato con isole didattiche e un angolo lettura ricco di albi illustrati, in cui prendersi una pausa dalla visita immergendosi nei racconti a tema arte, archeologia e storia.

Irrinunciabile, per chi visita il Museo, la salita al Mastio, ovvero la torre principale della Rocca da cui si apre una suggestiva immagine della città e del lago di Garda.

La Rocca di Riva del Garda
La costruzione della Rocca di Riva del Garda fu autorizzata nel 1124 dal vescovo Altemanno; negli antichi documenti viene citata come castrum novum, per differenziarla dal castrum vetus che sorgeva in un’altra parte di Riva. Fu considerata di primaria importanza per la difesa della città e continuamente ristrutturata e modificata nel corso delle varie vicende storiche. Fu residenza del Vescovo e del Capitano, prima, caserma poi, durante la dominazione austriaca. Ignota ne è la forma originale a causa dei numerosi rifacimenti apportati dagli Austriaci che la adattarono a caserma. Al tempo degli Scaligeri doveva essere un perfetto modello di castello-fortezza medievale, tutto circondato dall’acqua, come quello di Sirmione. I lavori di restauro hanno portato alla luce, nel suo interno, pregevoli frammenti di affreschi risalenti al periodo clesiano (1514-1539).

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Testi e foto dall’Ufficio Stampa Villaggio Globale International

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