Processi 152, mostra a cura di Caterina Borelli e Anna Cestelli Guidi con le opere dei 20 borsisti dell’anno 2024/2025
Real Academia de España en Roma
Roma, piazza San Pietro in Montorio 3
26 giugno – 15 novembre 2025
commento a cura di Alessandro Turillo (25 giugno 2025)
In una Roma arroventata da un calore andaluso sono entrato nelle Real Academia de España in piazza San Pietro in Montorio, 3, in cerca di un sogno che mi parlasse di questa nostra stanca, viva, e ritrovata patria. Ho trovato quello che cercavo e forse anche qualcosa di più.
Ogni anno l’Accademia propone una mostra d’arte contemporanea collettiva, frutto del lavoro intenso delle borsiste e borsisti che per l’anno in corso (2024-2025) hanno vinto la possibilità di lavorare a Roma in una delle residenze più iconiche della città, che guarda alla sua eternità da una collina sopra Trastevere.
Dal 26 Giugno al 15 Novembre 2025 chiunque – e gratuitamente – dalle 10 alle 18 (tranne il lunedì), potrà attraversare il respiro di 20 artisti che hanno dato vita ai loro lavori in relazione con la città di Roma, e si sono immersi così tanto che noi spettatori attraversando la mostra ritroveremo con facilità richiami che appartengono alla nostra storia italiana, e al periodo storico che stiamo vivendo.
- Maria Ruido, la fabbrica e il sesso. Foto di Alessandro Turillo
- Vicente Funes, La biblioteca cinetica. Foto di Alessandro Turillo
- Massimiliano Casu, Mala Carmina. Foto di Alessandro Turillo
- Adrián Salvador Candela, Function follows form: Oggetti Epifita. Foto di Alessandro Turillo
- Ester Guntín, Tornaveu. Foto di Alessandro Turillo
- Inés Cámara Leret, Trompe l’œuil I. Foto di Alessandro Turillo
- Ínigo García Odiaga, Scale di Roma. Una genealogia della scala. Foto di Alessandro Turillo
- Juan De Salas, Nessuno (orologio-cannone). Foto di Alessandro Turillo
Per gli appassionati come me di eventi di arte contemporanea viva, non ancora del tutto storicizzati, e che sono interessati alla forza del nuovo modo di rappresentare la realtà, questo è uno dei luoghi ideali della città.
Non cito nessuna delle opere in particolare, perché davvero ognuna ha un dono da offrire, ciascuno poi sarà più o meno affascinato da alcune tematiche, ma quello che mi preme sottolineare qui è il respiro davvero nuovo che può far volare le vele dei nostri interessi.
Sarete riportati alla Roma del ‘400, in cerca di connessioni con il presente, scenderete nelle memorie degli archivi video della città di una Roma tra gli anni ‘80 e ‘90, troverete frammenti di cielo, architetture che sembrano vive, e maternità che alludono sia agli antichi riti sia alla loro temibilità, luoghi fatti di un solo colore, sculture che paiono vive pur non avendo una forma definita.
Insomma, è davvero un evento imperdibile e se ci fosse un biglietto ve lo consiglierei sempre e comunque.
Ho parlato con alcuni degli artisti presenti e tutti loro hanno detto qualcosa che emerge dalle loro opere: il rapporto con Roma e l’Italia è stato forte, intenso, e vitale.
Mi auguro che andando sia gli appassionati di settore, ma soprattutto le persone curiose e in cerca di fantasia possano fare un’esperienza un po’ simile alla mia e sentire come il cuore della nazione batta intensamente, negli occhi di chi la guarda davvero.
Comunicazioni ufficiali:
Alla Real Academia de España en Roma la mostra Processi 152, a cura di Caterina Borelli e Anna Cestelli Guidi.
Nel 152esimo anniversario dalla fondazione dell’accademia, questa mostra, nata dall’incontro e dal dialogo tra le curatrici, le borsiste e i borsisti, sin dal titolo “Processi” intende mettere in evidenza le tracce che uniscono le diverse espressioni di una sperimentazione artistica in progress, spesso maturata e condivisa tra i borsisti durante i mesi di residenza. Un momento espositivo che non rappresenta la conclusione di un progetto ma piuttosto l’occasione per restituire un’esperienza comune e aprire a nuove possibilità di riflessioni e ricerche future.
In mostra le opere e i progetti dei venti borsiste e borsisti in residenza alla Real Academia de España en Roma per l’anno 2024-2025: Iñigo García Odiaga (archittetura); Inés Cámara Leret, FOD (Francisco Olivares Díaz), Blanca Gracia, Antoni Hervàs (arti plastiche e visive); El Primo de Saint Tropez, Ester Guntín (arti sceniche e sonore); Massimiliano Casu, Bruno Delgado, María Ruido, Fabián Ramos (audiovisivi); Vicente Funes, Regina Ri-vas (beni culturali); Joel Blanco, Adrián Salvador Candela (design); Pilar Recio Bazal, Minou Schraven (discipline teoriche); Sara Barquinero, Juan de Salas (letteratura); Javier Moreno (musica).
Comunicazioni ufficiali dall’Ufficio Stampa Maria Bonmassar.