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Chiharu Shiota The Soul Trembles, la mostra
a cura di Mami Kataoka e Davide Quadrio
con Anna Musini e Francesca Filisetti, assistenti curatrici

MAO Museo d’Arte Orientale
Via san Domenico 11, Torino

22 ottobre 2025 – 28 giugno 2026

Mostra organizzata dal MAO Museo d’Arte Orientale in collaborazione con il Mori Art Museum di Tokyo

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commento a cura di Cetty Di Forti

Where are we going?

Si offre, in questo modo, la retrospettiva di Chiharu Shiota, con un intreccio di fili e barche sospese: ricostruzione del linguaggio espressivo intersecato allo stato mentale che riconduce alla condizione umana e alle sue percezioni.

La mostra è distribuita su quattro piani, in ognuno di essi, un pezzo di vita di Shiota, come i disegni risalenti al 2019 e gli oggetti che rappresentano le parti del suo corpo. I particolari che fanno rinascere la memoria, i fili neri,che avvolgono il pianoforte bruciato durante l’infanzia di Chiharu Shiota e che lei conserva per ricordare l’odore acre, così come le sedie affondate all’interno di una ragnatela nera di fili che divengono stanza e incubi, o che fanno da contrasto con i vestiti bianchi intrappolati, la nostra seconda pelle, dice l’artista.

All’interno troviamo gli acquerelli inediti creati appositamente. Connetting Small Memories la conclusione, che ci fa viaggiare in una infanzia come tutte le infanzie, fatte di giochi e oggetti che si spera non divengano cibo in pasto al tempo che cancella.

Questa è la prima mostra monografica in Italia di Chiharu Shiota, grazie all’impegno del team curatoriale del MAO in accordo con il team dell’artista. Oltre al team di esperti, hanno preso parte all’allestimento 15 studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che ci hanno accompagnati con grande coinvolgimento e professionalità. L’impressione avuta è quella della memoria, una memoria che si fa carne e percorso umano, ma anche spazio e tempo, con una valigia appesa ad un filo rosso.


Shiota Chiharu, Uncertain Journey, 2016/2025 - intelaiatura in metallo, lana rossa - Dimensioni variabili - Installation view: Chiharu Shiota: The Soul Trembles, MAO Museo d’Arte Orientale, Torino, 2025 - Crediti per la foto: Giorgio Perottino - Courtesy: MAO Museo d’Arte Orientale

Shiota Chiharu, Uncertain Journey, 2016/2025 – intelaiatura in metallo, lana rossa – Dimensioni variabili – Installation view: Chiharu Shiota: The Soul Trembles, MAO Museo d’Arte Orientale, Torino, 2025 – Crediti per la foto: Giorgio Perottino – Courtesy: MAO Museo d’Arte Orientale

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta la mostra Chiharu Shiota: The Soul Trembles, a cura di Mami Kataoka, direttrice del Mori Art Museum, che ne ha concepito il progetto originale, e Davide Quadrio, direttore del MAO, con l’assistenza curatoriale di Anna Musini e Francesca Filisetti.

La grande mostra monografica dedicata all’artista giapponese arriva al MAO in anteprima nazionale – e per la prima volta in assoluto in un museo di arte asiatica – dopo essere stata ospitata in prestigiose istituzioni internazionali, tra cui il Grand Palais di Parigi, il Busan Museum of Art, il Long Museum West Bund di Shanghai, la Queensland Art Gallery di Brisbane e lo Shenzhen Art Museum.

Si tratta di un progetto ampio e articolato, di grande potenza espressiva, che ripercorre l’intera produzione di Shiota attraverso disegni, fotografie, sculture, e alcune delle sue più celebri installazioni ambientali e monumentali. Spesso ispirate da esperienze personali, le opere di Chiharu Shiota esplorano l’intangibile – ricordi, emozioni, immagini e visioni oniriche, offrendo spazi di silenzio e contemplazione – e pongono interrogativi su concetti universali ed esistenziali quali l’identità, la relazione con l’altro, la vita e la morte; valicando i confini temporali e spaziali, i suoi lavori coinvolgono la parte più intima e vulnerabile dell’essere umano.

Le sue installazioni più celebri, composte da fili rossi o neri intrecciati a creare strutture imponenti, avvolgono gli spazi in cui sono collocate, trasformandone i volumi e guidando lo spettatore in un’esperienza immersiva in cui la fascinazione si alterna all’inquietudine, il movimento alla stasi.

Il progetto espositivo è concepito come un’unica grande installazione che si espande negli spazi del MAO, dall’area delle mostre temporanee fino alle gallerie delle collezioni permanenti, ponendosi in un dialogo diretto con le opere del Museo. Oltre a una serie di disegni, sculture, fotografie e installazioni, l’esposizione prevede interventi site-specific e nuove opere realizzate appositamente dall’artista per l’occasione.

Shiota Chiharu, Where Are We Going?, 2017/2025 - lana bianca, cavi, corda - Dimensioni variabili - Installation view: Chiharu Shiota: The Soul Trembles, MAO Museo d’Arte Orientale, Torino, 2025 - Crediti per la foto: Giorgio Perottino - Courtesy: MAO Museo d’Arte Orientale

Shiota Chiharu, Where Are We Going?, 2017/2025 – lana bianca, cavi, corda – Dimensioni variabili – Installation view: Chiharu Shiota: The Soul Trembles, MAO Museo d’Arte Orientale, Torino, 2025 – Crediti per la foto: Giorgio Perottino – Courtesy: MAO Museo d’Arte Orientale


Tra le opere in mostra alcune delle più iconiche installazioni di ShiotaWhere Are We Going? (2017), in cui il motivo della barca, ricorrente in diverse opere, evoca visioni di vite e futuri incerti; Uncertain Journey (2016), costituita da scheletri di imbarcazioni disposti in uno spazio avvolto da fili rosso vivo, a suggerire i molti incontri che potrebbero manifestarsi alla fine di ogni viaggio; In Silence (2008), in cui un pianoforte bruciato e diverse sedute per un fantomatico pubblico, immerse in un reticolo di fili neri, raccontano il silenzio che segue alla distruzione; Reflection of Space and Time (2018), che utilizza un abito e la sua immagine specchiata per riflettere sulla presenza nell’assenza; o ancora Inside – Outside (2009), opera incentrata sul concetto di separazione fra interno ed esterno, privato e pubblico, Est e Ovest;  infine la monumentale Accumulation – Searching for the Destination (2021), composta da centinaia di valigie oscillanti, simbolo di ricordo, spostamenti, migrazioni e archetipo del viaggio compiuto da ciascuno di noi.

Mami Kataoka, direttrice del Mori Art Museum: “Sono lieta di avere l’opportunità di presentare Chiharu Shiota: The Soul Trembles a Torino. Questa mostra è stata inaugurata per la prima volta al Mori Art Museum di Tokyo nel 2019 e ha successivamente viaggiato attraverso sette città della regione Asia-Pacifico prima di arrivare in Europa. Nel corso di questo viaggio, il nostro mondo è stato travolto da una pandemia e, mentre i conflitti continuano in diverse parti del pianeta, siamo stati portati a riflettere sulla vita, sulla morte e sulla natura dell’esistenza e delle connessioni umane. Integrando questa mostra con la collezione transtemporale del MAO, tali domande profonde troveranno un ulteriore livello di significato e di esplorazione”.

Con questo progetto il MAO prosegue nel suo processo di evoluzione: da museo di arte antica a luogo del contemporaneo, di cura e di tempo lento” — commenta Davide Quadrio, direttore del MAO — “La mostra di Chiharu Shiota nasce al MAO come progetto site-specific che dialoga in modo naturale con le opere delle collezioni di arte asiatica, trasformando lo spazio del museo in qualcosa di vivo e in continua evoluzione. Attraverso installazioni monumentali e al tempo stesso intime, che parlano un linguaggio universale, The Soul Trembles esplora la fragilità umana e offre al visitatore la possibilità di intraprendere un viaggio interiore, liberatorio e condiviso.”

Come sempre accade nei progetti espositivi del MAO, anche la mostra Chiharu Shiota: The Soul Trembles è concepita come un organismo vivo e, per tutta la sua durata, presenta al pubblico un ricco public programme musicale e performativo, che include anche proiezioni, incontri e conferenze.

Lungo il corso della mostra sarà inoltre attivato un programma di attività educative e laboratori per le scuole, le famiglie e per i visitatori di tutte le età, dai più piccoli fino al pubblico adulto.

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue in italiano e inglese edito da Silvana Editoriale con testi a cura di Kataoka Mami e Davide Quadrio che include contributi di esperti internazionali di approfondimenti sul lavoro dell’artista e un ricco apparato iconografico.

A partire dal 19 novembre 2025 un’opera inedita dell’artista Chiharu Shiota sarà visibile nello spazio dell’Agorà al MUDEC di Milano. Inserita nell’ambito del progetto espositivo Il senso della neve, l’installazione The Moment the Snow Melts, a cura di Sara Rizzo, utilizza la precarietà della neve come metafora per riflettere sulle relazioni umane e su come queste inevitabilmente iniziano e finiscono.

Tutti i contenuti della mostra saranno disponibili in IS International Signs all’interno del percorso espositivo grazie alla collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino.


Biografie

Chiharu Shiota – Nata a Osaka nel 1972. Residente a Berlino.

Ha ricevuto il Premio all’Incoraggiamento delle Arti del Ministro dell’Istruzione, della Cultura, dello Sport, della Scienza e della Tecnologia in Giappone, riconoscimento che le è stato nuovamente conferito nel 2024, dopo averlo ottenuto come nuova artista nel 2008. Le sue opere sono state esposte in istituzioni internazionali in tutto il mondo, tra cui il Nakanoshima Museum of Art di Osaka (2024), l’Hammer Museum di Los Angeles (2023), la Queensland Art Gallery of Modern Art (QAGoMA) di Brisbane (2022) e lo ZKM | Zentrum für Kunst und Medien di Karlsruhe (2021); Museum of New Zealand Te Papa Tongarewa, Wellington (2020); Mori Art Museum, Tokyo (2019); Gropius Bau, Berlino (2019); Art Gallery of South Australia (2018); Yorkshire Sculpture Park, Regno Unito (2018); Power Station of Art, Shanghai (2017); K21 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf (2015); Smithsonian Institution Arthur M.Sackler Gallery, Washington DC (2014); Museum of Art, Kochi (2013); National Museum of Art, Osaka (2008). Ha inoltre partecipato a numerose mostre internazionali come la Triennale di Aichi (2022); il Festival Internazionale d’Arte di Oku-Noto (2017); la Biennale di Sydney (2016); la Triennale d’Arte di Echigo-Tsumari (2009) e la Triennale di Yokohama (2001). Nel 2015, Shiota è stato selezionato per rappresentare il Giappone alla 56ª Biennale di Venezia.

Ph: Chiharu Shiota, Berlin, 2024. Photo: Sunhi Mang

 

Mami Kataoka – Direttrice del Mori Art Museum.

Mami Kataoka è entrata a far parte del Mori Art Museum nel 2003, assumendo il ruolo di direttore nel 2020. Ha inoltre assunto la carica di direttore del National Center for Art Research dall’aprile 2023 e di direttore dell’ICA Kyoto dall’aprile 2025.

Oltre a Tokyo, Kataoka ha ricoperto incarichi presso la Hayward Gallery di Londra dal 2007 al 2009 come curatore internazionale; è stata inoltre co-direttrice artistica della IX Biennale di Gwangju (2012), direttrice artistica della XXI Biennale di Sydney (2018) e direttrice artistica della Triennale di Aichi 2022.

Kataoka è stata membro del Consiglio di amministrazione (2014-2022) e presidente (2020-2022) del CIMAM [Comitato internazionale per i musei e le collezioni d’arte moderna].


INFORMAZIONI:

MAO Museo d’Arte Orientale – Via San Domenico 11, Torino – www.maotorino.it

Biglietti

Intero 18€; ridotto 12€; biglietto famiglia (2 adulti+1 minore 6-18 anni) 44€ / (2 adulti+2 minori 6-18 anni) 48€

Orari
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica: 10-18; giovedì: 12-22. Questo orario è valido fino al 29 gennaio.
Lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.

Comunicazioni ufficiali, video e immagini dall’Ufficio Stampa Fondazione Torino Musei, ddl |arts|

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