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Bigaignon x rhinoceros gallery “Atto 1/3: Sotto la Luce”:
da Thomas Paquet a Chris McCaw, gli artisti della luce in mostra a Roma
19 settembre — 18 novembre 2025

Clicca qui per il commento a cura di Alessandro Turillo 
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commento a cura di Alessandro Turillo 

Ci sono grandi temi nell’arte che oltre ad essere classici hanno la forza dell’imprescindibilità: luce, spazio e tempo, sono un trittico la cui sola evocazione allude a storie e possibilità che fanno tutt’uno con l’esperienza dell’uomo.

“Atto 1/3: sotto la luce” apre la trilogia della Rhinoceros Gallery di Roma a partire dal 19 settembre fino al 18 novembre 2025. L’esposizione, oltre a trovarsi nel cuore fondativo di Roma, è completamente gratuita.

L’occasione potrebbe essere quella di riflettere sul tema proposto passando da una porta ormai classica: la fotografie. La mostra però espone anche fermamente il cammino dell’arte contemporanea alle radici del nostro presente.

Qualunque sia il vostro intendere le intenzioni della galleria d’arte Bigaignon di Parigi, che propone questa collaborazione con la Rhinoceros di Roma, sarete in ogni caso avvolti da istanti di luminosa essenzialità.

Parlo di questo con Renato D’Agostin che oggi qui espone due opere. Lungo il nostro dialogo l’artista si trova a riflettere sul sentire del corpo, e sulla matericità della luce che obbliga e apre a cammini diversi.

La fotografia per lui è anche aver a che fare con l’errore, con la consapevolezza che ogni gesto in camera oscura potrebbe deviare dal percorso stabilito, cadere in un vuoto espressivo o trovarsi in nuovi territori.

Attenzione, cura, tempo ed esperienza sono alcune delle qualità che fanno parte dei suoi scatti, ma il risultato finale, dopo la lavorazione potrebbe essere di tutt’altra natura.

Renato presenta due ricerche, una, “Alabama” del 2015, scelta poi per il manifesto dell’evento, e l’altra “Harmony of Chaos” del 2024, che rappresenta un apice del suo sguardo sul mondo degli ultimi anni (lo scatto risale al 2012). Una Shangai rivisitata in camera oscura e lavorata così che possa abbracciare, come dice lui “tutti i fantasmi e i particolarismi” che hanno caratterizzato il suo passaggio nella megalopoli.

Il risultato finale, lo vedrete, è un’onda di luce che avvolge l’impero della magnificenza urbana in un racconto velato e oscuro.

La mostra nel suo insieme è davvero un compendio della riflessione che questi fotografi hanno fatto sul tema della luce, ed al tempo stesso rilancia alla nostra possibilità di aver a che fare con un elemento tanto essenziale quanto apparentemente scontato.
Tra tutto il visto, segnalo, per divergenza d’intenti, l’opera di Mireille Fulpius “Sans titre #1” e “#2” ma ora che scrivo vedo già molti lavori tornare alla mia memoria, tra tutti uno “Heliograph #154” del 2022 di Chris McCaw, famoso per lavorare fisicamente con la luce solare.

Vi inviterei a tener conto anche delle date delle opere che potrete vedere nel flyer, perché tracciano silenziosamente un commento al rapporto che nel tempo alcuni artisti hanno intrattenuto con quell’elemento che Leonardo vedeva essenziale per la vita e la conoscenza, e che noi a fine estate possiamo anche apprezzare per essere portatrice di notizie dall’immenso spazio in cui ci troviamo.

Per i più curiosi poi, al primo piano della galleria troverete, sempre per mano della Bigaignon, un’installazione di Olivier Ratsi, “Frame Destruct”, in cui si potrà giocare, così come spera l’artista, con la ricostruzione di una cornice in fase di esplosione.

Ancora un altro modo di intendere il nostro rapporto con luce, spazio, e tempo.


installazioni dalla mostra Bigaignon x rhinoceros gallery “Atto 1/3: Sotto la Luce”

Foto © Simon d’Exea

A Roma, rhinoceros gallery www.rhinocerosroma.com/galleria, lo spazio dedicato alle arti contemporanee fondato da Alessia Caruso Fendi, inaugura il primo capitolo di una trilogia di mostre in collaborazione con la galleria francese Bigaignon www.bigaignon.com, in programma da settembre 2025 a marzo 2026. Intitolata “Atto 1/3: Sotto la Luce”, la prima collettiva è dedicata all’elemento essenziale della luce e sarà in mostra dal 19 settembre al 18 novembre 2025.

installazioni dalla mostra

Foto © Simon d’Exea

Bigaignon è una galleria d’arte contemporanea con sede a Parigi, attiva da quasi dieci anni nella promozione internazionale di artisti che indagano i fondamenti della luce, dello spazio e del tempo, attraverso pratiche legate al minimalismo, all’astrazione e alla fotografia concettuale.

“Sotto il segno della luce inauguriamo la collaborazione con Bigaignon, portando a rhinoceros artisti che di questo tema esplorano l’essenza con mezzi di espressione diversi. Le loro opere costruite sulla luce rendono sfumate le delimitazioni tra i linguaggi artistici. Le accomuna una ricerca incessante tra immaginazione e realtà, tra finito e infinito che diventano elementi complementari, frammenti che compongono un equilibrio in cui tutto è coerente”
— afferma Alessia Caruso Fendi.

installazioni dalla mostra

Foto © Simon d’Exea

La luce, fondamento di ogni creazione, è da sempre uno dei temi più ricercati e indagati nella storia dell’arte. Nella fotografia, in particolare, essa è inseparabile dal mezzo stesso — che prende forma proprio attraverso e grazie a essa. La mostra riunisce 18 opere tra fotografie, dipinti, sculture e installazioni di 15 artisti rappresentati dalla galleria parigina.

Tra gli artisti in mostra, Thomas Paquet presenta tre opere, tra cui una monumentale installazione in dialogo con i lavori attualmente esposti alla PM23, la fondazione di Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti a Roma. Il fotografo italiano Renato D’Agostin propone un’intervento composto da 15 stampe in gelatina d’argento che raccontano, in modo delicato e poetico, le trasformazioni della luce nel paesaggio urbano, mentre l’artista visivo portoghese Fernando Marante indaga l’interazione tra luce e movimento.

installazioni dalla mostra Bigaignon x rhinoceros gallery “Atto 1/3: Sotto la Luce”

Foto © Simon d’Exea

Un interessante dialogo si instaura anche tra le opere dell’ungherese Máté Dobokay e quelle del pittore americano James Howell, al quale il Parrish Museum di New York dedica in contemporanea una retrospettiva. Chris McCaw, noto per i suoi lavori realizzati con la luce solare, presenta invece un trittico inedito.

Non mancano approcci più sottili e intimi al tema della luce: dal ritratto evanescente di Rossella Bellusci ai lavori minimalisti di Anne-Camille Allueva e Anne Blanchet, fino alle sculture da parete di Mireille Fulpius. Un confronto originale si crea inoltre tra le fotografie dell’artista francese Yannig Hedel e quelle di Elyn Zimmerman, tra le figure di riferimento del movimento Light & Space nato negli anni Settanta. Le opere di Rachelle Bussières integrano osservazione scientifica ed esperienza intuitiva, utilizzando il processo analogico di stampa lumen print. A concludere il percorso,  l’iconica fotografia The Priest di Ralph Gibson, epilogo potente di questo primo atto, in programma dal 19 settembre al 18 novembre 2025.

installazioni dalla mostra

Foto © Simon d’Exea

In parallelo, Bigaignon curerà anche uno spazio al primo piano del palazzo Rhinoceros fino a marzo 2026, presentando Frame Destruct, l’ultima creazione della serie Echolyse di Olivier Ratsi: un’installazione luminosa immersiva che pone lo spettatore al suo centro. L’opera, che rappresenta una sintesi delle tre mostre in programma a rhinoceros gallery, esplora la percezione di luce, tempo e spazio attraverso un linguaggio grafico di forme e linee, congelando diverse fasi dell’’implosione di una cornice, ispirata alle tecniche di cronofotografia del XIX secolo di Étienne-Jules Marey ed Eadweard Muybridge.

installazioni dalla mostra

Foto © Simon d’Exea

Dove:
rhinoceros gallery
Via del Velabro 9A, Roma
Date:
19 settembre 2025 – 18 novembre 2025
Tutti i giorni dalle ore 11:00 alle 19:00
Contatti:
www.rhinocerosroma.com
[email protected]
instagram.com/rhinocerosroma

Comunicazioni ufficiali e immagini (ove non indicato diversamente) dall’Ufficio Stampa rhinoceros gallery, Mint List.

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