Apre a Mantova il nuovo museo di arte contemporanea, Sonnabend Collection Mantova
sabato 29 novembre 2025 nel Palazzo della Ragione
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Tra gli artisti della collezione:
Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Mario Schifano, Michelangelo Pistoletto, Roy Lichtenstein, Andy Warhol,
Sol Lewitt, Robert Morris, Bruce Nauman, Jannis Kounellis, Gilberto Zorio, Gilbert and George, Bernd and Hilla Becher, Anselm Kiefer, A.R. Penck, Haim Steinbach, Jeff Koons
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commento a cura di Giuseppe Fraccalvieri (28 novembre 2025)
Sonnabend Collection Mantova è quello che non ti aspetti di trovare in una città nota ai più per i fasti dell’epoca gonzaghesca. Le opere di protagonisti di prima grandezza dell’arte a partire dalla seconda metà del Novecento – raccolte in una collezione tra le più importanti al mondo da Ileana Sonnabend, col marito Michael e il figlio Antonio Homem – trovano spazio a Palazzo della Ragione di Mantova.
Salite le scale si viene accolti da un ampio spazio dedicato al bookshop. Qui troveremo non solo i cataloghi della collezione e altri gadget, ma tanti libri d’arte, con titoli non banali e non facilmente ritrovabili nel nostro Paese.
Varchiamo la soglia e subito ci sembra di aver viaggiato nel tempo e nello spazio. Quasi si percepisce il senso di un’epoca di innovazione e sperimentazione. Pur seguendo il criterio cronologico, si è cercata probabilmente un’apertura ad effetto e si può dire che con le prime sale si sia perfettamente riusciti nello scopo.
La collezione apre con Jasper Johns, Robert Rauschenberg e Cy Twombly, rappresentando il passaggio verso un nuovo interese per la rappresentazione della fine degli anni ’50; parallelamente, la galleria di Ileana Sonnabend fu inaugurata nel 1962. Nella sala successiva si evidenzia la collaborazione con Leo Castelli, mostrando l’impatto esplosivo della Pop Art con autori come Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Claes Oldenburg.
Con le opere collocate – come ha spiegato dal direttore artistico Mario Codognato – seguendo un criterio che pone gli artisti cronologicamente, per temi, per aree geografiche, il visitatore può al contempo comprendere lo sviluppo della Collezione come, più in generale, della storia dell’arte contemporanea a partire in particolare dalla seconda metà del secolo scorso. In tal senso, il percorso si mostra particolarmente istruttivo e indicato per chi la conosca poco o persino per chi non la apprezzi.
Ognuna delle opere sembra studiata per stimolare il pensiero, per provocare la mente, per sorprendere e far riflettere. In questa selezione, un vero e proprio concentrato di artisti e di storia.
Si può anche guardare il tutto dall’altro lato, e toccare così con mano l’importanza di Ileana Sonnabend per lo sviluppo di questi movimenti, nell’intuirne il valore, nel contributo alla diffusione della loro arte dagli Stati Uniti in Europa.
Una Collezione dai tratti fortemente pubblici, come ha spiegato Codognato, che nei decenni passati ha sempre cercato il contatto ed è stata protagonisa con prestiti a istituzioni museali in tutto il mondo.
Una collezione che, per usare le parole di Antonio Homem, si spera possa fare quello che fa l’arte, e cioè essere di ispirazione.
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- James Rosenquist, Balcony (1961). Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Christo, Empaquetage sur diable (1964). Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- George Segal, Ritratto di Michael Sonnabend (1963). Gesso e tecnica mista. Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- dettaglio dall’opera di Andy Warhol, Ileana Sonnabend, 1973. Acrilico e serigrafia su tela, 2 pannelli, 102 x 102 cm. Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- John Baldessarri, Everything is purged… (1966-68). Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- dettaglio dell’opera di Bruce Nauman, Raw War (1970-72), tubi al neon. Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
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- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Jeff Koons, Gazing Ball (Standing Woman) (2014). Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- la sala dedicata agli Screen Tests di Andy Warhol. Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
- Foto di Giuseppe Fraccalvieri
Sonnabend Collection Mantova è una grande novità, un grande regalo alla città di Mantova, ai suoi cittadini e a chiunque la visiterà. Un dono, costato ovviamente non pochi sforzi, che permetterà di diversificare ulteriormente l’offerta culturale e turistica locale, e di rendere la visita nella città ancor più variegata. Collocarlo poi a poca distanza dal recentemente inaugurato Museo Virgilio può contribuire a rendere Piazza delle Erbe un luogo dove non solo passeggiare o sostare, ma al quale dedicare anche una giornata di visita.
Si tratta poi forse dell’esposizione giusta nel posto giusto: chi viene a Mantova viene probabilmente per visitare le opere della grandezza gonzaghesca, più che per l’arte contemporanea. Trovare uno spazio museale al contempo così straordinario e così adatto ad avvicinare a queste produzioni più recenti, può rendergli un valore che va anche al di là dei numeri che si potranno registrare.
Durante la presentazione di oggi 28 novembre, Giulia Pecchini del Settore Cultura e Turismo del Comune di Mantova ha introdotto, nell’ordine: Antonio Homem, presidente della Fondazione della Collezione Sonnabend (Sonnabend Collection Foundation); Mario Codognato, direttore artistico della Sonnabend Collection Mantova; Serena Morganti di BPER Banca, sponsor principale dell’iniziativa; Luca De Michelis, CEO di Marsilio Arte e Marsilio Editori; infine, Mattia Palazzi, Sindaco di Mantova.
- da sinistra, Giulia Pecchini, Phokion Potamianos Homem, Mattia Palazzi, Antonio Homem, Luca De Michelis, Mario Codognato
- da sinistra, Serena Morganti, Phokion Potamianos Homem, Mattia Palazzi, Antonio Homem, Luca De Michelis, Mario Codognato
Antonio Homem si è detto molto felice, di questa occasione e di coloro che l’hanno resa possibile, Mattia Palazzi e Mario Codognato. Quando gli è stato detto dell’interessamento di Mantova non pensava si potesse far meglio. Da lì in poi ha solo detto altri sì.
Il Presidente ha sottolineato come questa collezione rappresenti la storia di 50 anni di vita di Ileana e Michael e anche della sua (un po’ meno, 43 anni). Homem tra l’altro era già stato a Mantova in passato, prima per vedere la mostra di Giulio Romano del 1989, poi a Sabbioneta per il film di Bernardo Bertolucci e tornato qui diverse volte, con Michael e Attilio Codognato, padre di Mario.
Homem ha spiegato come per loro i collezionisti fossero sempre amici, altre persone come loro, quasi una grande famiglia.
In questa collezione, una sorta di itinerario, il ruolo dell’Italia è molto importante, avendo loro vissuto la famiglia Sonnabend in gran parte a Parigi, New York e Venezia. Questo itinerario finisce quindi per essere una biografia, una serie di scelte che costituisono un ritratto nel quale si riconosce, e grazie al quale spera ci possa essere un dialogo con altre persone ancora.
Mario Codognato, introdotto come la persona “grazie alla cui intuizione e tenacia siamo qui oggi”, ha da parte sua voluto ringraziare tutte le persone che hanno permesso di realizzare questo sogno, che ha richiesto quattro anni di lavoro.
Sonnabend Collection Mantova si sviluppa in undici sale, ognuna delle quali raccoglie artisti disposti cronologicamente, per temi, per aree geografiche, tra Europa ed America.
È giusto ricordare quanto siano cambiati i tempi: se oggi ci sembra normale uno scambio tra diverse zone del mondo, nel secolo scorso non era così, ed era anzi una grande sfida e molto avventuroso esporre artisti statunitensi in Europa e viceversa. I trasporti per nave duravano molto tempo, si comunicava per telefono fisso e si ricorreva alla fotografia in bianco e nero.
È interessante però notare come molta di questa ricerca su entrambe le sponde dell’Atlantico andasse nella medesima direzione. Sarà quindi importante per le nuove generazioni ripercorrere questa grande avventura dell’arte nella seconda metà del secolo scorso, con un’integrazione di linguaggi che non c’erano, di nuove tecnologie, l’utilizzo delle parole, solo delle idee, della fotografia, per arrivare alle performance. Tutti aspetti rappresentati a Palazzo della Ragione coi massimi artisti del secolo scorso.
Il Direttore artistico si è detto molto felice che ci sia questa collezione sia proprio a Mantova, in Italia, perché darà modo alle generazioni più giovani di rendersi conto di tutto questo, senza andare in luoghi troppo lontani.
Serena Morganti ha spiegato come l’impegno di BPER Banca sia un impegno triennale, non limitato quindi solo al momento più spettacolare, ma con una continuità di impegno. Questo coerentemente con una filosofia per cui la banca sostiene l’arte e non vuole essere solo riferimento per la propria clientela, ma desidera rappresentare attraverso queste scelte i propri valori e il proprio ruolo sociale.
Luca De Michelis si è unito ai ringraziamenti che non sono mera retorica, ma necessari per un lavoro che ha richiesto il mettere insieme una squadra che ha dovuto fronteggiare le sfide e gli inciampi che normalmente avvengono per un progetto così ambizioso.
Uno dei punti di maggior importanza dell’operazione sta nel portare una collezione di questo valore in una città come Mantova, meravigliosa ma nota più per le sue bellezze legate al passato.
E se oggi si celebra questo traguardo, bisogna ricordare che si tratta di un inizio: il museo sarà aperto e sarà necessario farlo vivere ogni giorno.
L’intervento di Mattia Palazzi è cominciato ricordando la cittadinanza onoraria appena concessa ad Antonio Homem, cui vanno i dovuti ringraziamenti per la fiducia e per la generosità.
Il Sindaco ha sottolineato come si tratti di un’operazione di valore nazionale che parla non solo alla città, ma al Paese tutto in un momento storico e geopolitico di un’Italia dimessa rispetto alle esigenze internazionali, quasi in difesa.
Per Palazzi, le nostre città d’arte devono rilanciare la sfida culturale come diplomazia e capacità di ricollocarci con forza nel mondo. Ha sottolineato la grande lungimiranza di questa collezione, che parla di una fase storica del secondo dopoguerra con la capacità di portare un’arte “povera” sul palcoscenico internazionale.
Pare anche significativo dare spazio proprio ora, a questa fase straordinaria della cultura popolare dell’Occidente, farlo oggi mentre si cambiano i connotati della Casa Bianca.
Il Museo è anche un messaggio al Paese, perché è stato organizzato senza un solo euro statale.
Il Sindaco ha quindi sottolineato come sia stato importante farlo in una città piccola ma che è grande non solo per il patrimonio che custodiamo, ma che nella sua storia ha sempre saputo creare realizzare grandi imprese.
Il Sindaco ha quindi ricordato come si sia dato qui il via a una grande stagione delle mostre, con quella sul Mantegna del 1961 e quella di Giulio Romano del 1989.
Mantova quindi si colloca oggi sulla mappa dell’arte contemporanea, non per stare in difesa, ma per rigenerarsi. L’ambizione è quella di costruire dalla Collezione ponti, reti, dialoghi e mettere la città in dialogo con tutte le capitali, italiane ed estere.
Tra gli artisti della collezione:
Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Mario Schifano, Michelangelo Pistoletto, Roy Lichtenstein, Andy Warhol,
Sol Lewitt, Robert Morris, Bruce Nauman, Jannis Kounellis, Gilberto Zorio, Gilbert and George, Bernd and Hilla Becher, Anselm Kiefer, A.R. Penck, Haim Steinbach, Jeff Koons
Venezia, 28 novembre 2025 – Tra le sale completamente restaurate di un palazzo medievale nasce un museo dedicato a una delle più straordinarie collezioni d’arte contemporanea. Dal 29 novembre 2025 il Palazzo della Ragione di Mantova accoglie la Sonnabend Collection Mantova, che racconta la storia di un secolo attraverso lo sguardo di Ileana Sonnabend, la gallerista e collezionista che ha saputo unire l’America e l’Europa, trasformando per sempre la geografia dell’arte.
Con l’apertura della Sonnabend Collection Mantova, la città del Rinascimento si arricchisce di un museo internazionale che intreccia la storia di una donna che ha rivoluzionato il sistema dell’arte e quella di un luogo che, dal Quattrocento a oggi, continua a essere centro vitale della cultura europea. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Comune di Mantova, la Sonnabend Collection Foundation e Marsilio Arte, con l’obiettivo di rendere accessibile al pubblico una delle collezioni private più importanti del Novecento, compendio della storia dell’arte internazionale dagli anni Cinquanta ai primi anni Duemila.
La raccolta, costruita nel corso di una vita da Ileana Sonnabend (1914–2007) insieme al marito Michael Sonnabend (1900–2001) e al loro figlio adottivo Antonio Homem, offre una testimonianza delle sperimentazioni della cultura visiva dalla metà del XX secolo, delineando una vera e propria mappa della creatività contemporanea. Attraverso le gallerie Sonnabend di Parigi e New York, Ileana ha saputo anticipare e diffondere le tendenze artistiche che hanno ridefinito l’immaginario collettivo: dal linguaggio sperimentale del Neo-Dada alla forza iconica della Pop Art, dalle strutture rigorose del Minimalismo a quelle poetiche dell’Arte Concettuale, fino ai linguaggi visionari dell’Arte Povera italiana e allo sviluppo della fotografia contemporanea.
Il Sindaco Mattia Palazzi: “Questa inaugurazione rappresenta per Mantova una svolta concreta. Nella storica sede del Palazzo della Ragione, nel cuore della nostra città – già Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e prima Capitale Italiana della Cultura – apriamo un nuovo museo di arte contemporanea dedicato alla prestigiosa Sonnabend Collection.
Portare qui, a Mantova, una delle collezioni private più significative al mondo per l’arte del XX secolo – omaggiando la figura visionaria di Ileana Sonnabend – significa inaugurare un nuovo capitolo per la nostra comunità: una città dal grande passato rinascimentale, legata a nomi come Giulio Romano, Andrea Mantegna e Leon Battista Alberti, che oggi si proietta con convinzione verso il futuro.
Questo risultato è il frutto di un lavoro condiviso, realizzato insieme alla Sonnabend Collection Foundation, guidata da Antonio Homem, al direttore artistico Mario Codognato e a Marsilio Arte. Si tratta di un progetto strategico per Mantova, che ci consente di entrare a pieno titolo nel panorama internazionale dell’arte contemporanea e di consolidare la nostra posizione all’interno del Grand Tour culturale europeo.
Questo museo non è soltanto un nuovo spazio espositivo, ma un investimento sul futuro della città: sulla capacità di attrarre turismo qualificato, stimolare creatività, formazione e dialogo, e rafforzare la nostra identità.
Abbiamo ritenuto inoltre fondamentale conferire ad Antonio Homem la cittadinanza onoraria di Mantova, quale segno di amicizia, fiducia e del profondo legame che, con l’apertura della Sonnabend Collection Mantova, egli ha voluto creare con la nostra città.
Con entusiasmo e senso di responsabilità consegniamo oggi a Mantova, e al Paese, un’opera che guarda avanti, valorizzando al contempo la nostra grande storia”.Antonio Homem, presidente e cofondatore assieme a Nina Sundell della Sonnabend Collection Foundation, dichiara: “La Sonnabend Collection Foundation è molto lieta di inaugurare un suo Museo a Mantova. Per me Mantova è sempre stato un luogo particolarmente significativo, una città che visitai insieme a Ileana e Michael Sonnabend e al nostro amico Attilio Codognato circa cinquant’anni fa. Ci innamorammo subito: della città stessa, della sua architettura e delle splendide opere rinascimentali che già custodisce. Sono profondamente felice che questa mostra, che rappresenta un ritratto di Ileana e Michael così come di me stesso in qualità di collezionisti, ripercorra anche la storia delle attività della Sonnabend Gallery nel corso degli anni”.
Mario Codognato, direttore artistico della Sonnabend Collection Mantova, afferma: “Il percorso di Ileana Sonnabend attraversa un intero secolo di trasformazioni, sostenuto da un desiderio inesauribile di conoscenza e da una fiducia profonda nella capacità dell’arte di interpretare il presente. La sua visione – capace di cogliere con anticipo linguaggi rivoluzionari e di metterli in dialogo tra Europa e Stati Uniti – ha segnato la storia dell’arte moderna. Le mostre pionieristiche dedicate a Rauschenberg, Johns, Gilbert & George o Kounellis testimoniano un intuito raro, aperto all’inedito e alle sue possibilità. Con l’apertura della Sonnabend Collection Mantova, questo patrimonio critico diventa accessibile al pubblico, restituendo la vitalità di una collezione che continua a interrogare il nostro tempo”.
Luca De Michelis, CEO di Marsilio Arte e Marsilio Editori, dichiara: “Siamo orgogliosi di annunciare l’apertura della Sonnabend Collection Mantova, un progetto di straordinaria rilevanza culturale che abbiamo portato avanti con determinazione, visione e un dialogo costante con il Comune di Mantova. Per la prima volta, una selezione così ampia e rappresentativa della collezione Sonnabend trova una sede dedicata: un luogo pensato per valorizzare non solo le opere, ma anche la storia e le idee che hanno reso questa raccolta una delle testimonianze più autorevoli dell’arte del secondo Novecento. La nuova sede offrirà al pubblico l’opportunità unica di avvicinarsi a un patrimonio artistico di eccezionale valore, presentato all’interno di un contesto storico e prestigioso che dialoga con la tradizione, l’identità e la vitalità culturale della città. È un traguardo significativo anche per Marsilio Arte, che attraverso questa iniziativa rinnova il proprio impegno nella promozione dell’arte contemporanea, nel sostegno alla ricerca curatoriale e nel consolidamento delle relazioni tra istituzioni, artisti e pubblico. Con l’avvio di questo progetto, Mantova si afferma come una tappa imprescindibile per chi desidera esplorare da vicino i grandi protagonisti della Pop Art e gli artisti più influenti del XX secolo. Siamo certi che questa apertura contribuirà a rafforzare ulteriormente il ruolo della città nel panorama culturale internazionale, offrendo nuove occasioni di conoscenza, approfondimento e dialogo per visitatori, studiosi e appassionati”.
“Siamo orgogliosi di affiancarci come sponsor per i prossimi tre anni al Museo Sonnabend Collection, a cominciare dalla bellissima esposizione che ora si inaugura”, ha dichiarato Serena Morgagni, Responsabile Comunicazione di BPER. “Le iniziative artistiche e culturali sono un veicolo di promozione e valorizzazione dell’importante patrimonio del nostro Paese, spesso custodito nei territori in cui operiamo. Da sempre sosteniamo l’arte come espressione di responsabilità sociale e di attenzione alle comunità. Investire nell’arte significa investire nel capitale sociale del Paese”.
1 settembre 2025 – Apre sabato 29 novembre nel rinnovato Palazzo della Ragione la Sonnabend Collection Mantova, straordinaria raccolta della gallerista Ileana Sonnabend, che ha cambiato il panorama artistico internazionale unendo America ed Europa. Il nuovo museo d’arte contemporanea raccoglie una delle collezioni private più rilevanti del secolo scorso che verrà esposta nel cuore della città.
La Sonnabend Collection, sviluppata grazie alla visione dell’influente mercante d’arte Ileana Sonnabend (1914-2007), di suo marito Michael Sonnabend (1900-2001) e del loro figlio adottivo Antonio Homem, rappresenta una delle più significative testimonianze di movimenti artistici fondamentali della seconda metà del Novecento. Attraverso le loro gallerie di Parigi e New York, i Sonnabend sono stati protagonisti nel presentare e diffondere l’arte americana in Europa e gli artisti europei in America. L’arte da sempre attraversa i confini politici e culturali ed è il più grande veicolo per la comprensione del nostro tempo, oggi forse come mai un’urgenza e una necessità.
Il progetto nasce dal Comune di Mantova in partnership con la Sonnabend Collection Foundation e Marsilio Arte.
Il sindaco Mattia Palazzi dichiara: “Il 29 novembre nasce a Mantova, città Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e prima Capitale Italiana della Cultura, un nuovo museo, nel rinnovato Palazzo della Ragione, proprio nel cuore della città. Si tratta di un museo internazionale di arte contemporanea dedicato alla prestigiosa Sonnabend Collection di New York. Portare nella città del Rinascimento, di Giulio Romano, Mantegna e Leon Battista Alberti, una delle principali collezioni private di arte contemporanea al mondo, celebrando la figura visionaria di Ileana Sonnabend, è l’inizio di un nuovo capitolo per la nostra città. Abbiamo lavorato a lungo, insieme alla Sonnabend Collection Foundation guidata da Antonio Homem, al direttore artistico Mario Codognato e a Marsilio Arte, per dare vita a un progetto che per noi è strategico. Con questo museo, Mantova entra a pieno titolo nel mondo dell’arte contemporanea e si posiziona sulla mappa del Grand Tour culturale europeo. Quello che inaugureremo il 29 novembre non è solo un museo, ma un tassello fondamentale per il futuro di Mantova. Vogliamo che l’intera città e tutti gli amanti dell’arte diventino protagonisti di questo percorso”.
Antonio Homem, presidente e cofondatore assieme a Nina Sundell della Sonnabend Collection Foundation, afferma:
“Durante tutta la mia vita e durante tutto il mio lungo ed eccezionale tragitto con Ileana e Michael, abbiamo sempre condiviso con gli altri la nostra passione, il nostro entusiasmo e la nostra fiducia nell’arte e nell’impegno e nella lungimiranza degli artisti. Per questa ragione sono felice di poter condividere tutto ciò, come una grande biografia visiva, in questa magnifica città, che è essa stessa una meravigliosa opera d’arte”.
Il percorso espositivo, sviluppato in undici ambienti, ricostruisce il tragitto visionario e gli interessi di Ileana Sonnabend coltivati col suo impegno e sostegno nei confronti dell’attività degli artisti e dei movimenti che hanno caratterizzato la cultura visiva attraverso i grandi cambiamenti storici e geopolitici del nostro tempo. Iconici capolavori dell’arte americana, come Figure 8 di Jasper Johns (1958), Little Aloha di Roy Lichtenstein (1962), Campbell’s Soup di Andy Warhol (1962), Kite di Robert Rauschenberg che vinse il Leone d’Oro alla Biennale del 1964, vengono esposti accanto a opere seminali della Pop Art con artisti come Jim Dine, James Rosenquist e Tom Wesselmann e la ricerca coeva in Italia di artisti come Michelangelo Pistoletto e Mario Schifano. Questo straordinario percorso continua con opere cardinali dei movimenti fondamentali dell’arte degli anni Sessanta e Settanta come il Minimalismo con Donald Judd e Robert Morris e i loro rivoluzionari sviluppi nel campo della scultura con Bruce Nauman e Richard Serra, nonché con l’Arte Povera, che Sonnabend ha esposto per prima a New York, con artisti di assoluto spessore come Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini e Gilberto Zorio. Il grande interesse da parte di Sonnabend per gli sviluppi della fotografia e della performance sono testimoniati dalla collaborazione con artisti di generazioni diverse, da Bernd & Hilla Becher a Luigi Ontani, da Vito Acconci a Gilbert & George, da Candida Hoefer a Matthias Schaller. La pittura tedesca degli anni Ottanta con Jorg Immendorff, Anselm Kiefer e A.R. Penck, nonché la coeva ricerca americana con Jeff Koons e Haim Steinbach suggellano questo eccezionale itinerario.
Il direttore artistico della Sonnabend Collection Mantova Mario Codognato aggiunge: “Michael e Ileana Sonnabend hanno sempre avuto un legame profondo con l’Italia, che conoscevano e amavano con uno sguardo unico e sorprendente. Per questo motivo è particolarmente significativo che la straordinaria collezione da loro costruita trovi oggi casa proprio nel nostro Paese, a Mantova. Michael aveva una conoscenza e una passione per Dante davvero fuori dal comune, e il fatto che questa raccolta sia ospitata in un edificio del XIII secolo sembra quasi un destino scritto. Ileana, invece, è stata una figura decisiva per molti artisti italiani del dopoguerra, contribuendo a farli conoscere e apprezzare negli Stati Uniti: questo omaggio alla sua figura e alla sua opera rappresenta quindi un capitolo naturale della sua stessa storia”.
Mario Codognato modererà inoltre l’incontro Un’anima nascosta tra scienza e arte, in programma venerdì 5 settembre alle ore 14:30 nel Palazzo San Sebastiano/Museo MACA a Mantova in occasione del Festivaletteratura. Protagonisti del dialogo saranno il fisico Guido Tonelli e l’artista Michelangelo Pistoletto, tra i grandi nomi scoperti da Ileana Sonnabend e presente all’interno della Sonnabend Collection Mantova.
Luca De Michelis, CEO di Marsilio Arte e Marsilio Editori, dichiara: “Siamo orgogliosi di annunciare l’apertura della Sonnabend Collection Mantova, un progetto di straordinaria rilevanza culturale portato avanti con impegno e lungimiranza insieme al Comune di Mantova. Per la prima volta, la collezione Sonnabend verrà presentata all’interno di una sede dedicata, offrendo al pubblico l’opportunità unica di ammirare un patrimonio artistico di eccezionale valore, in un contesto storico e prestigioso che rispecchia la tradizione e l’identità della città. Si tratta di un traguardo significativo anche per Marsilio Arte, che con questa iniziativa ribadisce il proprio impegno nella valorizzazione dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, consolidando relazioni tra istituzioni, artisti e pubblico. Con l’avvio di questo progetto, Mantova diventa una tappa imprescindibile per chi desidera approfondire e conoscere da vicino i grandi protagonisti della Pop Art e gli artisti più influenti del XX secolo”.
Il progetto allestitivo è curato da unostudio.
Sponsor dell’iniziativa è BPER Banca.
Sabato 29 novembre inaugurazione ufficiale in città della Sonnabend Collection Mantova
27 novembre 2025 – La città di Mantova è pronta ad inaugurare il nuovo Museo di arte contemporanea.
Sabato 29 novembre, alle ore 10.30, sulla scalinata della Rotonda di San Lorenzo in piazza Erbe, si svolgerà la cerimonia d’inaugurazione della Sonnabend Collection Mantova, con gli interventi – tra gli altri – del sindaco Mattia Palazzi, del presidente della Sonnabend Collection Foundation Antonio Homem, del direttore artistico Mario Codognato e dell’Amministratore Delegato di Marsilio Arte Luca De Michelis.
L’accesso al Museo sarà libero e gratuito fino alle ore 22 (ultimo ingresso alle ore 21). L’ingresso avverrà nel rispetto della capienza del Palazzo della Ragione, con gruppi di massimo 200 persone alla volta.
Per agevolare l’accoglienza e distribuire al meglio il flusso dei visitatori, sarà possibile prenotare i biglietti anche sul sito sonnabendmantova.it, in base alla disponibilità dei diversi slot.
Si segnala che le fasce tra le 16 e le 18 sono già al completo, mentre restano ancora posti disponibili in altri orari. Si invita comunque il pubblico a prevedere un po’ di pazienza in caso di eventuali attese.
Da domenica 30 novembre la Sonnabend Collection Mantova aprirà regolarmente con i seguenti orari: da lunedì a domenica dalle 10 alle 18 (biglietteria aperta fino alle ore 17).
Costi dei biglietti: Open Sonnabend Collection 15 euro (biglietto a data aperta); intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto possessori Mantova Sabbioneta Card 8 euro; ridotto Speciale 6 euro (gruppi scuole da un minimo di 10 a un massimo di 25 partecipanti; studenti dai 12 ai 18 anni).
Il Museo sarà chiuso al pubblico il martedì. Chiusura prevista anche il 25 dicembre; apertura regolare per tutte le altre festività.
La prima sala si apre sulle origini della collezione Sonnabend, ponendo l’accento sul momento di transizione dall’Espressionismo Astratto al nuovo interesse per la rappresentazione della realtà emerso alla fine degli anni Cinquanta. Le opere di Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Cy Twombly e James Rosenquist rappresentano il versante americano di questa ricerca, testimoniando la nascita di un linguaggio che rinnova la pittura attraverso l’uso di immagini e oggetti quotidiani. Nella stessa direzione si muovono le opere di Jim Dine e John Chamberlain, che traducono la gestualità pittorica in termini materici e tridimensionali. Il dialogo con l’Europa è rappresentato dai lavori di Mario Schifano e Michelangelo Pistoletto, protagonisti di una nuova sensibilità realista italiana, e da Arman e Christo, legati al gruppo del Nouveau Réalisme. Insieme, queste presenze delineano il programma internazionale della galleria, che fin dagli esordi promuove un confronto tra le nuove tendenze artistiche americane ed europee.La seconda sala è dedicata alla Pop Art, movimento che Ileana Sonnabend intuisce e promuove in Europa con straordinaria precocità. Le opere di James Rosenquist, Andy Warhol, Tom Wesselmann e Roy Lichtenstein segnano il superamento della gestualità pittorica a favore di immagini dai colori piatti e brillanti, derivate dalla pubblicità e dai mass media. In dialogo con loro, le sculture di Claes Oldenburg e George Segal traducono la realtà quotidiana in forme tridimensionali, tra ironia e immediatezza. La sala testimonia come la visione di Sonnabend abbia colto nella Pop Art non una critica alla società dei consumi, ma la capacità di trasformarne l’immaginario in un nuovo linguaggio artistico universale.
La terza sala esplora il Minimalismo degli anni Sessanta che, parallelamente alla Pop Art, si afferma come reazione all’intensità emotiva dell’Espressionismo Astratto, privilegiando forme essenziali, materiali specifici e chiarezza strutturale. Donald Judd e Robert Morris abbandonano la pittura per confrontarsi direttamente con lo spazio e la materia, mentre Larry Bell e John McCracken approfondiscono luce, trasparenza e colore come elementi strutturali della scultura. Il percorso include anche pratiche concettuali, con i wall drawings di Sol LeWitt, le installazioni rigorose di Mel Bochner e Barry Le Va e i Text Paintings di John Baldessari, opere che mettono in discussione la proprietà e la permanenza dell’oggetto artistico. Chiude il percorso Peter Halley, che negli anni Ottanta reinterpreta la geometria minimalista in chiave urbana e sociale. La sala racconta così il passaggio da una ricerca di riduzione formale a un’indagine sul significato stesso dell’opera.
La quarta sala presenta le ricerche degli anni Sessanta che sviluppano e superano il Minimalismo, concentrandosi sul rapporto con lo spazio e la dialettica tra forma e materiale. Robert Morris esplora il concetto di Anti-Form con i suoi Felt Pieces, opere in feltro dove gravità e processo determinano forma e dimensione. Bruce Nauman trasforma il suono in materiale plastico e utilizza il corpo nei primi film per dialogare con lo spazio, coinvolgendo lo spettatore in modo diretto. Richard Serra sperimenta materiali non convenzionali come gomma vulcanizzata e piombo, creando sculture che assumono forme spontanee in relazione al peso e allo spazio. Keith Sonnier integra luce e trasparenza in installazioni al neon, trasformando l’energia luminosa in esperienza sensoriale e psicologica. La sala mostra come questi artisti condividano la tensione a superare le forme chiuse del Minimalismo, privilegiando processo, materia e interazione con lo spettatore.
La quinta sala celebra l’Arte Povera italiana, introdotta da Ileana Sonnabend alla fine degli anni Sessanta grazie al suo legame privilegiato con l’Italia e alla conoscenza diretta degli artisti torinesi e piemontesi, in particolare attraverso Michelangelo Pistoletto e la vivace scena artistica di Torino. La selezione di questa sala include Jannis Kounellis, Gilberto Zorio, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari e Giulio Paolini, protagonisti di un movimento che esplora materiali poveri, processi fisici e chimici, equilibrio tra elementi e interazione poetica con lo spazio. Le opere esposte nella sala mettono in evidenza la varietà dei percorsi individuali e, allo stesso tempo, la comune attenzione alla riduzione all’essenziale e al rapporto diretto con i materiali, con richiami alle ricerche di Anti-Form e a esperienze precedenti come quelle di Mario Schifano.
La sesta sala esplora le ricerche artistiche degli anni Settanta tra performance, fotografia e concettualismo. John Baldessari rielabora fotografie trovate in chiave narrativa e simbolica, mentre Gilbert & George trasformano il proprio corpo in “scultura vivente” tramite l’uso del mezzo fotografico. Vito Acconci porta la corporeità al centro dell’opera, fondendo azione fisica e implicazioni psicologiche. Christian Boltanski lavora sulla memoria personale e collettiva con installazioni fotografiche che parlano all’identità universale. Piero Manzoni concepisce il corpo come mezzo di condivisione, avvicinando idealmente la fisicità delle azioni di Acconci all’attenzione di Boltanski per l’identità collettiva. Bernd e Hilla Becher, con i loro studi in bianco e nero di architetture industriali, coniugano rigore e minimalismo, mostrando come la fotografia possa diventare linguaggio concettuale. La sala evidenzia così l’interesse di Ileana Sonnabend per una ricerca radicale e interdisciplinare in cui corpo, memoria, luce e immagine ridefiniscono il linguaggio artistico contemporaneo.
La settima sala mette in luce l’esplorazione dei linguaggi sperimentali degli anni Settanta tra pratiche performative, fotografiche e video. William Wegman trasforma il suo cane in soggetto di ironici scatti. Boyd Webb costruisce tableaux vivants che mescolano quotidiano e assurdo; Andrea Robbins e Max Becher documentano spostamenti culturali e geografici; Luigi Ontani, così come Anne e Patrick Poirier riflettono sul passato attraverso travestimenti e ricostruzioni storiche, mentre Hiroshi Sugimoto cattura il tempo in immagini sospese e atemporali. Richard Artschwager, unico non fotografo della sezione, trasforma oggetti quotidiani in spazi stranianti.
L’ottava sala racconta le ricerche artistiche degli anni Ottanta, caratterizzate dall’ambiguità della percezione e dal superamento dell’umano. Terry Winters e Carroll Dunham trasformano la pittura in processi organici, con segni e forme che evocano organismi biomorfici. Peter Fischli e David Weiss giocano con il quotidiano, tra fotografia, video e sculture, trasformando oggetti banali in presenze enigmatiche. Robert Feintuch mescola ironia e tensione psicologica attraverso la figurazione, mentre Rona Pondick esplora corpi in metamorfosi, unendo calchi realistici a forme ibride. La sala mette in luce la capacità di questi artisti di spiazzare lo spettatore giocando con il confine tra realtà e immaginazione.
La nona sala esplora il dialogo tra fotografia e pittura, mostrando come il medium fotografico possa confrontarsi con la storia della pittura senza annullarla. Candida Höfer, formatasi nella Scuola di Düsseldorf, restituisce interni pubblici silenziosi e rigorosi, indagando la “psicologia dell’architettura sociale” attraverso l’assenza delle persone. Elger Esser e Lawrence Beck reinventano il paesaggio come spazio di memoria e contemplazione, evocando vedute storiche con precisione compositiva e luce delicata, mentre Clifford Ross, partito dalla pittura e dalla scultura, sperimenta tecniche digitali e supporti inusuali per catturare la grandiosità della natura. Matthias Schaller rende omaggio alla pittura attraverso fotografie di grandi formati dedicate alle tavolozze dei maestri, tra cui Paul Cézanne, rivelando un dialogo intrinseco tra i due linguaggi. Questi artisti, presenti in galleria dagli anni Novanta fino alla chiusura del 2014, confermano come fotografia e pittura possano coesistere, generando nuove possibilità di linguaggio e di visione.
La decima sala esplora il Neo-Espressionismo tedesco con Anselm Kiefer, Jörg Immendorff e A.R. Penck. Le opere di Kiefer stratificano storia, mito e ideologia, affrontando il trauma della memoria collettiva tedesca; Penck presenta figure totemiche e simboliche che conquistarono subito il pubblico americano; Immendorff trasforma soggetti quotidiani in allegorie oniriche e politicamente cariche. La sala mostra come questi artisti condividano un approccio in cui pittura e storia s’incontrano, trasformando simboli e memoria in strumenti di riflessione e resistenza culturale, aprendo nuove prospettive per il dialogo tra arte, politica e memoria collettiva.
L’undicesima e ultima sala presenta Jeff Koons, Haim Steinbach e Ashley Bickerton, protagonisti della stagione Neo-Geo americana degli anni Ottanta. Koons trasforma oggetti quotidiani e icone popolari in sculture monumentali, celebrando il kitsch con una sorprendente autonomia creativa. Steinbach dispone oggetti comuni su mensole, restituendo un equilibrio formale che dialoga con la tipologia concettuale dei Becher e con la tradizione Pop, dove il quotidiano diventa materia poetica. Bickerton, invece, fonde rigore geometrico e colori di ispirazione Pop in opere che evocano il Minimalismo per poi sovvertirne i codici, trasformando superfici e strutture in riflessioni sull’identità e sulla percezione. Insieme, gli artisti reinterpretano l’eredità della Pop e del Concettuale in un linguaggio nuovo e lucidamente contemporaneo, capace di trasformare la cultura di massa in icona dell’arte del tempo.
In occasione dell’apertura, il museo ospiterà anche un focus temporaneo dedicato ai celebri ritratti filmati di Andy Warhol dal titolo Screen Tests. Si tratta di una serie di brevi ritratti cinematografici in bianco e nero, in cui l’artista filma sia persone comuni che famose tra i visitatori del suo studio trasformandoli in “ritratti viventi”. Verranno infatti presentati ventuno film realizzati tra il 1963 e il 1966 della durata di circa 4 minuti l’uno selezionati dalla Sonnabend Collection Foundation in collaborazione con la Andy Warhol Foundation for the Visual Arts.
Informazioni e biglietteria
I biglietti sono acquistabili al sito: https://sonnabendmantova.
Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica: 10:00 – 18:00.
Chiusura biglietteria ore 17:00.
Chiuso il martedì.
Chiuso il 25 dicembre, aperto nelle altre festività.
Palazzo della Ragione di Mantova (Piazza Erbe 13, Mantova).
Sito web e canali social dedicati:
- Sito Web: www.sonnabendmantova.it
- Instagram: @sonnabendmantova
- Facebook: SonnabendCollectionMantova
Il Comune di Mantova celebra i mecenati dell’Art Bonus per il restauro e il nuovo allestimento di Palazzo della Ragione, futura sede della Sonnabend Collection Mantova
Mantova, 17 settembre 2025 – Nella Sala Consiliare del Comune di Mantova si è svolta oggi la presentazione dedicata ai mecenati che, attraverso lo strumento dell’Art Bonus, hanno reso possibile il completamento degli interventi per la rifunzionalizzazione di Palazzo della Ragione, che dal prossimo 29 novembre 2025 ospiterà la Sonnabend Collection Mantova, una delle più prestigiose collezioni di arte contemporanea al mondo.
Grazie al sostegno di imprese e privati che hanno contribuito fino ad oggi con oltre 340.000 euro, la città potrà inaugurare un nuovo spazio museale accessibile e innovativo, rafforzando la propria vocazione culturale internazionale.
I mecenati dell’Art Bonus
Il Comune di Mantova rivolge un sentito ringraziamento ai mecenati che hanno sostenuto il progetto con generosità e visione:
Cartiera Mantovana,
Gruppo Finservice SpA,
Gruppo Saviola,
Lubiam,
Marcegaglia,
Molino Pasini,
Staff SpA,
Tea SpA SB.
Il Sindaco Mattia Palazzi ha dichiarato: «Oggi celebriamo la rinascita di Palazzo della Ragione insieme alla generosità di chi ha creduto in questo progetto. I nostri mecenati hanno dimostrato come l’amore per l’arte e per la città possa tradursi in un gesto concreto, capace di lasciare un segno duraturo nella comunità. Il restauro di Palazzo della Ragione è un tassello fondamentale nel percorso che porterà Mantova ad accogliere la Sonnabend Collection, un patrimonio artistico di rilevanza mondiale che traghetterà la nostra città nelle mappe del Grand Tour dell’arte contemporanea.
È un traguardo che non avremmo potuto raggiungere senza il sostegno dei mecenati, ai quali va il nostro più sentito grazie a nome dell’Amministrazione e di tutta la città».
Gli interventi realizzati
Gli interventi hanno reso Palazzo della Ragione idoneo ad accogliere le quasi cento opere della Sonnabend Collection, con particolare attenzione al nuovo allestimento museale, concepito per integrare soluzioni tecnologiche e architettoniche senza alterare le murature storiche.
Le principali azioni hanno riguardato: il potenziamento degli impianti elettrici e di sicurezza (antincendio, antintrusione, videosorveglianza); la climatizzazione e il controllo dell’umidità, indispensabili per la conservazione delle opere; un allestimento che, in dialogo con la Soprintendenza, ha saputo valorizzare gli spazi, preservando e mantenendo visibili gli affreschi medievali e garantendo al tempo stesso standard museali internazionali.
Palazzo della Ragione: memoria e futuro
Costruito tra l’XI e il XII secolo come Palatium Novum del Comune, fu per secoli il cuore della vita civile di Mantova. Ha attraversato secoli di trasformazioni – dalla Torre dell’Orologio del 1472 al recupero novecentesco di Aldo Andreani – fino a diventare sede espositiva dei Musei Civici. Il grande salone conserva affreschi di notevole interesse storico e artistico, tra cui un Giudizio Universale e raffigurazioni di santi legati alla storia cittadina.
Sonnabend Collection
Sonnabend Collection è una delle raccolte più importanti di arte moderna e contemporanea, nata dalla visione di Ileana Sonnabend (1914–2007).
Attraverso la sua galleria ha promosso movimenti e artisti che hanno segnato la storia del Novecento: dalla Pop Art americana con Warhol, Lichtenstein, Johns, all’Arte Povera e alla Transavanguardia italiane. La presenza della collezione a Mantova rappresenta un’occasione unica per consolidare il ruolo della città nel panorama internazionale.
Il progetto Sonnabend Collection Mantova è nato grazie alla collaborazione tra Comune di Mantova, Sonnabend Collection Foundation e Marsilio Arte. La direzione artistica è affidata a Mario Codognato.
L’Art Bonus: un modello di mecenatismo
L’Art Bonus è un provvedimento introdotto dalla legge n. 106/2014 che consente a cittadini e imprese di sostenere la cultura attraverso erogazioni liberali, ottenendo in cambio un credito d’imposta pari al 65% della somma donata.
Si tratta di uno strumento innovativo di mecenatismo moderno che ha già permesso di finanziare centinaia di interventi in tutta Italia, favorendo la tutela del patrimonio storico-artistico e la nascita di nuovi progetti culturali.
Il caso di Palazzo della Ragione a Mantova ne è un esempio virtuoso: grazie a questo strumento, la generosità dei mecenati ha contribuito a restituire alla città uno spazio unico, pronto a dialogare con il mondo dell’arte contemporanea.
Il Comune di Mantova ha attiva una raccolta fondi aperta per il sostegno di Palazzo della Ragione-Sonnabend Collection Mantova, tramite Art Bonus. Maggiori info sul portale: www.artbonus.gov.it
Comunicazioni ufficiali e immagini (ove non indicato diversamente) dagli Uffici Stampa Marsilio Arte, Babel Agency, Comune di Mantova. Aggiornato il 17 settembre, il 27 e il 28 novembre 2025.




































