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È giunta alla XX edizione la vendemmia all’interno dell’area archeologica di Pompei. Oggi, alla presenza del Direttore del Parco Archeologico del sito, Prof. Massimo Osanna e del Prof. Piero Mastrobernardino, si è tenuto il tradizionale taglio delle uve che ha dato inizio alla nuova produzione del pregiato vino “Villa dei Misteri”.

Con l’occasione, i visitatori hanno avuto modo di accedere alla cella vinaria ubicata alle spalle del vigneto sito presso il Foro Boario, e all’ambiente produttivo attiguo che ospita la ricostruzione in legno di un antico torchio per la premitura dell’uva. In collaborazione con il Laboratorio delle Ricerche Applicate del parco archeologico, l’azienda vinicola Mastrobernardino ormai da tempo si occupa dell’impianto e della coltivazione degli antichi vigneti dell’antica Pompei, dando vita al progetto di produzione del vino “Villa dei Misteri”. L’idea, partita dal 1994 dapprima riguardava un’area limitata degli scavi, poi il progetto ha preso piede fino ad interessare 15 aree a vigneto ubicate nelle Regiones I e II della città, per un’estensione totale di circa un ettaro e mezzo e per una produzione di circa 40 quintali per ettaro.

Il vino Villa dei Misteri, oltre a rappresentare un’eccellenza sul territorio italiano, ha permesso di far conoscere Pompei anche come centro vinicolo e ha permesso di valorizzare un’attività eccellente sin dai tempi dei Romani.

Vendemmia a Pompei

Quest’anno gli appassionati di vino potranno degustare il Villa dei Misteri Annata 2012, frutto dell’uvaggio storico di Aglianico, Piedirosso e Sciascinoso. L’Aglianico è inserito in blend a partire dalla vendemmia 2011: risale infatti al 2007 l’ampliamento del progetto con l’individuazione di ulteriore aree da ripristinare a vigneto, destinandole integralmente alla coltivazione del nobile vitigno Aglianico – una delle varietà più rappresentative della viticoltura dell’antichità – naturalmente adatto alla produzione di grandi vini rossi da lungo invecchiamento. La forma di allevamento selezionata a tale scopo è stata l’alberello, che meglio si adatta, nel microclima di Pompei, al vitigno Aglianico, in un connubio perfetto tra il vitigno di origine greca (“Vitis Hellenica”) e la tipica potatura corta ellenica. In questo millesimo, i livelli qualitativi conseguiti sul Villa dei Misteri sono molto elevati e si percepisce, in misura ancora maggiore rispetto al 2011, il contributo dell’Aglianico, delineando buona concentrazione, intensità aromatica, vellutato patrimonio di tannini, densità e particolare eleganza.

Villa dei Misteri

Il Villa dei Misteri del millesimo 2012, dopo un lungo periodo di affinamento, si presenta con colore rosso rubino e offre un profilo olfattivo molto complesso con note che ricordano la prugna, la marasca, la mora, il tabacco, la liquirizia, la vaniglia, le erbe officinali, il pepe e i chiodi di garofano. Al palato si caratterizza per buona densità e persistenza con sensazioni sapide, acide e morbide molto decise. Tutti gli aspetti sensoriali sono ben equilibrati tra loro e di particolare finezza.

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